«Non sono il primo italo-americano nel calcio in Italia? Prima di tutto gli italiani hanno detto che non ce la facevano più, molte squadre stavano fallendo, Palermo, Bari, Reggina, Catania, Parma… Questo succede quando non si investe, si finisce in bancarotta. I rischi si prendono e i risultati si vedono in base a come si conduce bene il proprio business e agli investimenti e questo è mancato a molte squadre italiane. Quindi è vero gli americani sono arrivati perché sapevano che potevano portare un nuovo modo di far business col calcio. Io nel 2010 mi stavo coinvolgendo nell’operazione di Pallotta con la Roma ma poi decisi di lasciar perdere. Comunque gli investitori americani, ma soprattutto russi e sauditi, si sono diretti verso l’Inghilterra. Se ho incontrato qualche presidente? Ma sai, quello che era cinese, se ne stava in Cina, Mr. Lee… Poi quello del Palermo non ho capito, ma forse era agli arresti…Insomma come facevo ad incontrarli questi? No, non ho incontrato nessuno». Queste sono state alcune delle parole di Rocco Commisso intervenuto ai microfoni de “Lavocedinewyork.com”.