L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sui playoff che si appresta a disputare il Palermo sottolineando l’importanza di una difesa solida.
Occhio, Palermo: per vincere i playoff, segnare tanto potrebbe non bastare. Così raccontano gli archivi. Per aggiudicarsi gli spareggi, con una sola promozione in B, serve anche un’ottima difesa. Basta dare un’occhiata all’ultima finale, quella della passata stagione: due 0-0 tra Alessandria e Padova, e a decidere furono i rigori.
L’anno prima, tra Reggiana e Bari finì 1-0. Insomma, come nella migliore tradizione del calcio italiano, a prevalere spesso sono le squadre che subiscono meno, piuttosto che quelle che segnano di più. Una statistica indicativa. Il Palermo nelle ultime tre sfide della regular season ha mantenuto la porta inviolata, il che lascia ben sperare in chiave playoff: prima 4-0 al Picerno, poi il doppio 2-0 il trasferta, a Monopoli e Bari, concedendo pochissimo agli avversari.
Baldini sembra aver trovato la quadra giusta, soprattutto da quando ha deciso di ruotare meno gli uomini. Il quartetto base di difensori vede Accardi e Giron sulle fasce con Lancini e Marconi al centro. Il difensore palermitano ha finalmente trovato una buona donziione fisica e da quando sulla destra è stato schierato con continuità, la squadra ha subito meno infilate da quel lato. A sinistra, Giron si è preso la maglia da titolare dopo aver duellato a lungo con Crivello che però a Bari si è fatto trovare pronto giocando una delle sue migliori partite della stagione. In mezzo, Lancini è inamovibile.