L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla panchina della Salernitana in bilico.
Una partita che vale un campionato, quanto meno la possibilità di restare in corsa per l’obiettivo salvezza, quello con il Genoa è un vero e proprio bivio della stagione per la Salernitana. La salvezza sembra una missione impossibile per una squadra ultima in classifica con undici punti seppur con la speranza di poter giocare le due partite con Udinese e Venezia non disputate causa Covid e ritrovarsi anche senza il punto di penalizzazione. Alla Salernitana serve un’impresa sportiva, ma il presidente Iervolino ci crede e gli investimenti di gennaio hanno permesso di rivoluzionare l’organico; certo occorrerebbe tempo e lavoro per garantire il completo inserimento dei nuovi, ma la Salernitana deve fare tutto in fretta. Per evitare la retrocessione bisogna vincere il più possibile, farlo subito. Il pareggio con lo Spezia, nonostante qualche segnale confortante, si è tradotto nella prima occasione sprecata.
Match point Con il Genoa è un altro scontro diretto, ecco perché le parole pronunciate dal Sabatini martedì scorso hanno il sapore di una indicazione precisa. «A Genova è una partita spartiacque per tutti, allenatore compreso». Colantuono rischia la panchina; il cambio alla guida tecnica, che pure era stato considerato dalla nuova proprietà ad inizio gennaio, potrebbe diventare una ipotesi concreta in caso di risultato negativo. Per il momento la società ha confermato la fiducia al suo allenatore, ma si guarda anche intorno per avere una soluzione pronta in caso di ribaltone. Sabatini non ha mai nascosto il suo gradimento per Fabio Liverani, che in A ha allenato Genoa, Lecce (partendo dalla C) e Parma dove un anno fa è stato esonerato a metà campionato. Ci sarebbero anche altre alternative, il sogno sarebbe Claudio Ranieri, da poche settimane esonerato dal Watford, mentre sotto contratto c’è sempre Castori, sostituito proprio da Colantuono dopo otto giornate. Naturalmente l’auspicio della società campana è dare continuità al lavoro di Colantuono, ma occorre sul campo una risposta immediata della squadra.