Claudio Onofri avvisa il Genoa: «Serata da paura a Marassi, Brunori ora è mostruoso»

L’edizione odierna de “Il Secolo XIX” si sofferma sulla gara tra Palermo e Genoa in programma questa sera attraverso un editoriale di Claudio Onofri, ex calciatore dei rossoblù nonché opinionista e commentatore tv.

“«Che fa sabato sera? Occupata, devo suicidarmi! Allora facciamo venerdì sera?». Da morir dal ridere il Woody Allen che corteggia Diane Keaton in Provaci ancora Samw, meno spiritoso l’accostamento al match che apre la B stasera venerdì appunto: Genoa-Palermo. Diversi stati d’animo, siciliani alla ricerca di un flirt promozione impensabile sino a poco fa, rossoblù tesi nell’immediato a non suicidarsi sportivamente dopo l’accenno di crisi affiorata a Parma.

Rosanero imbattuti da 9 giornate nelle quali hanno raccolto la bellezza di 5 vittorie, ultime 3 consecutive, 4 pareggi, segnando il fior fiore di 13 gol. I successi hanno più protagonisti, ma un nome spicca su tutti: l’italo-brasiliano Matteo Luigi Brunori. Centravanti con una storia alle spalle che definire strana è riduttivo. Esordi deludenti in Lega Pro con Foligno, Reggiana, Pro Patria e Messina, poi tuoni e fulmini nei dilettanti (Petrignano e Villabiagio, 63 reti in 3 stagioni), ripescato in C dall’Arezzo s’inizia a intravedere un livello degno di nota (36 presenze, 13 gol) sul quale, suo malgrado, s’affida l’anno dopo il Pescara in Serie B (10 presenze e zero gol in Abruzzo) che successivamente attraverso il comproprietario Parma lo spedisce alla Juventus Under 23. Poca roba anche a Torino e si fa avanti allora l’Entella per l’ennesima caduta libera.

Riattraversa in traghetto lo stretto di Messina ma prosegue in treno fino a Palermo, laddove esplode un talento che in molti avevano intuito. Primattore della promozione in B, in cadetteria una mitraglia: il curriculum rosanero recita 59 partite e 38 gol. Accorto ma non speculativo il 3-5-2 di Corini nel quale i tre difensori partecipano attivamente a costruzione del gioco e, perché no, rifinitura; il ceco Mateju, centrale di destra, ex compagno di Aramu a Venezia, ha scodellato un traversone perfetto per il 2-1 alla Favorita con la Reggina, siglato dal subentrato Soleri. Le corsie laterali sono arate alla grande: a destra Valente, un’istituzione a Palermo prima nel ruolo di ala e adesso, imparato anche a difendere, a tutta fascia; Marco Sala dalla parte opposta”.