Il 27 novembre sarà un giorno importante per il calcio italiano. La serie A riunita a Milano sarà chiamata a prendere due fondamentali decisioni: la prima riguarda il bando per i diritti tv, la seconda la nomina della nuova governance. Sarà necessario nominare un presidente e un amministratore delegato. Però alcuni club, in particolare Juventus, Napoli, Roma, Fiorentina e Torino, scrive “Repubblica”, sono intenzionate a far saltare l’elezione per guadagnare tempo e arrivare dopo il 30 novembre alla nomina di un commissario ad acta. Questo è lo scenario in vista di lunedì, con l’alto rischio che l’assemblea si concluda con un nulla di fatto. Parallelamente tra i presidenti di Serie A sta nascendo l’idea di staccarsi dalla Figc. Una scissione della Lega di Serie A dalla Federcalcio che per ora sembra si tratti solo di un’arma negoziale, per ottenere più peso nella futura governance della Federcalcio, visto che la Serie A, pur essendo il motore economico del calcio italiano, pesa solo il 12% contro il 34% dei Dilettanti e il 17% della Lega Pro. A quel punto l’assemblea sceglierebbe la sua governance a maggioranza semplice e Lotito con le squadre a lui alleate sarebbe in minoranza. Questo spalancherebbe anche la porta al commissariamento della Figc, come vorrebbe il presidente del Coni, Giovanni Malagò per riformare in maniera radicale il calcio italiano e ottenere il giusto peso reclamato per la Serie A.