Cittadella verso il Palermo, la “ruspa” Carriero: «Rosanero in crisi? Faccio fatica a crederci. Ha calciatori che possono vincere partite da soli»

L’edizione odierna de “Il Mattino di Padova” si sofferma sulla gara che il Cittadella giocherà contro il Palermo e riporta le parole di Carriero.

Quel gol un po’ così, quell’esultanza un po’ così. Giuseppe “Peppe” Carriero è tornato. La “ruspa” (per le sue doti di trascinatore) o “Ringhio” (per la somiglianza con Gattuso), a seconda delle preferenze sui soprannomi, nella prima parte della stagione aveva dovuto fare i conti con qualche intoppo fisico, ma ora si è ritrovato, tanto da venire sempre impiegato da Gorini nelle ultime sei gare del Cittadella. E nell’ultima si è pure sbloccato in zona gol, con un tiro-cross un po’ fortunoso che ha ingannato il portiere Lezzerini, rilanciando i granata nel 3-2 al Brescia.

Lo confessi, quanto era voluta quella rete? «Nasceva come un cross messo forte in area, ma visto dove è finito lo possiamo definire… un cross perfetto, no?».

Di sicuro è servito: la maggior parte delle altre squadre non avrebbe saputo rialzarsi. «Non era una situazione facile. Ma, se da un lato ci troviamo troppe volte in svantaggio, dall’altro abbiamo sempre la capacità di reagire. In qualche occasione dobbiamo essere più “furbi” e meno leziosi nel chiudere le azioni, però sul piano dell’atteggiamento credo che si possa rimproverare poco a questa squadra»

Domenica vi attende la trasferta a Palermo: quanto crede nella crisi dei rosanero, reduci da due stop di fila e con la panchina di Corini in bilico? «Non starà vivendo un momento felice, ma faccio fatica a parlare di crisi per una squadra di quel potenziale, costruita per vincere il campionato. Certo, proveremo ad approfittarne, ma guai ad abbassare la guardia e a non scendere in campo senza la giusta dose di rabbia. Solo così potremo sperare di portar via quei punti che ci servono per evitare le ricadute della scorsa stagione e continuare a divertirci».

Il Palermo, peraltro, avrà sulle gambe il recupero di campionato di stasera con il Brescia. «Giocare ogni tre giorni, non essendoci abituati, può magari farti calare nei minuti finali, ma chi è in campo poi non ci pensa. E non dimentichiamo che l’organico del Palermo è pieno di elementi che possono vincere da soli le partite».