L’edizione odierna de “Il Mattino” di Padova si sofferma sul Cittadella, prossimo avversario del Palermo e riporta le parole di Marchetti.
Il Cittadella delle meraviglie, quello che si è issato in due mesi – novembre e dicembre – al quarto posto della classifica di Serie B, forte di una serie di 8 risultati utili consecutivi (6 vittorie e 2 pareggi), non va toccato. E’ il pensiero del direttore generale Stefano Marchetti, uno dei protagonisti della costruzione del giocattolo granata, che funziona. Dunque, sul mercato per fare che cosa? «Se potrò, cercherò di difendere questo gruppo, di toccarlo il meno possibile, senza alterarne gli equilibri. Non sarà facilissimo, perché il mercato è imprevedibile, ma la mia idea è di conservare quello che ho, mentre l’anno scorso è stato l’esatto opposto». Il braccio destro del presidente Andrea Gabrielli non teme il richiamo delle “sirene” per qualcuno dei suoi giocatori e spiega: «I ragazzi devono capire che in questo momento il miglior posto per loro è proprio il Cittadella. Sono in una posizione di classifica in cui possono sognare, qui hanno trovato l’equilibrio e l’ambiente ideale per tirar fuori le proprie qualità, cambiare è un grande rischio».
Carissoni e Magrassi, due nomi circolati ultimamente, possono cambiare aria? Per il terzino c’è stato un interesse del Modena, per l’attaccante del Sudtirol. «Un conto è imbastire una trattativa ufficiale», puntualizza Marchetti, «un altro effettuare sondaggi. Quando parlano i procuratori, siamo al chiacchiericcio. Che Magrassi possa piacere al Sudtirol ci sta, ma non ho ricevuto alcuna richiesta. Può darsi che arrivi più avanti». Ultima considerazione sulla Serie B, che inizierà il girone di ritorno il 12-13-14 gennaio: «E’ finito un campionato e se ne apre un altro. Avremo squadre stravolte, noi dovremo esse re bravi ad affrontarlo con l’identico entusiasmo, sapendo però che già il Palermo sarà diverso rispetto a prima. Il 95% delle formazioni subirà ritocchi, chi non cambierà pelle saremo noi e pochi altri, forse il Parma. Il test è proprio sul girone di ritorno: se affrontato come quello d’andata, una volta raggiunta la salvezza, potremo divertirci. Ma è bene procedere per step, un passo alla volta».