Cittadella-Sampdoria, Dal Canto: «Ho visto solidità e concentrazione, punto che accettiamo senza rammarico»
Il tecnico del Cittadella, Dal Canto, ha parlato in conferenza stampa dopo il match contro la Sampdoria.
Ecco le sue parole:
«Il risultato horror di Carrara è stato difficile da digerire, ma sapevo che avevo cose su cui attaccarmi anche dopo quella gara. La storia di questa società dice che c’è sempre modo e motivo giusto per reagire alla difficoltà. Oggi non era semplice. Cambiando il sistema di gioco in un turno infrasettimanale non abbiamo avuto molto tempo per provare tante cose. Detto questo, non gli ho chiesto il doppio carpiato all’indietro, il 3-5-2 è una cosa che hanno già fatto in passato. Sono contento dell’ordine tattico visto. Abbiamo fatto una prova gagliarda dal punto di vista temperamentale. Ci prendiamo un punto e non ho rammarico perché portiamo un risultato positivo, con una prestazione altrettanto positiva. Non è vero che con il lavoro si ovviare a tutto, al tempo stesso con il lavoro si possono mettere apposto tante cose. Cerchiamo di mettere apposto quelle in cui possiamo incidere noi. Tronchin? È stato fuori tanto, abbiamo scelto di utilizzarlo in un ruolo in cui non lo impicca a livello di corsa come la mezzala. Ci ha dato solidità e fisicità. A Vicenza ha già fatto il mediano e siamo contenti sia rientrato. I miei centrocampisti sono bravi e sanno giocare ovunque. Il gol? È mancato anche alla Samp. L’unica medicina che conosco è lavorare e fare qualcosina in più. La finalizzazione si migliora con l’allenamento. Solitamente i più bravi a tirare in porta sono i preparatori dei portieri, detto questo dobbiamo migliorare in fretta. I clean sheet mi fanno piacere ed è il quinto stagionale. Significa che le prestazioni ci sono e l’entità dei gol è dovuta da qualche sbracata di troppo. Abbiamo valori difensivi, quando i giocatori si applicano non prendiamo gol perché il 70% è questione di volonta. Dopo i 3 gol di Carrara mi fa piacere la reazione. Carissoni braccetto? Non lo scopro io. Con Zaffaloni a Monza l’aveva già fatto e può ricoprire questo ruolo senza difficoltà. Di quelli che ho dietro è il più abile a giocare con il sinistro e il più indicato per giocare come braccetto sinistro perchè ha forza, resistenza e fisicità. In Italia abbiamo la malattia di fissarci con i ruoli. Carissoni è intelligente e sa adattarsi, esattamente come Vita. Entrambi sono due giocatori intelligenti. Non ho inventato nessun ruolo ai giocatori. La Samp? L’abbiamo guardata molto, studiando il loro attacco alla profondità. Abbiamo avuto il merito di arginare una squadra forte. Con un difensore in più volevo avere meno problemi nei scivolamenti, mentre con il rombo se sbagliamo qualcosa ci allunghiamo. Volevo che i giocatori si sentissero solidi in campo. Abbiamo provato, con idee, a fare bene la fase offensiva. Sono contento della prestazione. L’episodio di Amatucci-Pedrola? L’arbitro ha fatto la sua scelta e non l’ho visto titubante».