Cittadella, Marchetti: «In B non ci sono gare facili. Palermo e Sampdoria due corazzate»

Stefano Marchetti, Direttore Generale del Cittadella, intervistato da Alessio Alaimo per “TuttoMercatoWeb” ha condiviso la sua visione su come ritrovare la giusta mentalità e affrontare le prossime sfide in campionato. Con la Sampdoria e poi il Palermo all’orizzonte, il DG si è espresso sulle difficoltà recenti, sull’importanza di tornare a giocare con la testa libera, e sulla necessità di riscoprire lo spirito combattivo che ha caratterizzato il Cittadella negli anni. Inoltre, ha parlato di ex giocatori come Ignacio Lores Varela e ha accennato al paragone con Francesco Totti, rivelando la sua ammirazione per chi è rimasto fedele a un club.

Ecco le sue parole:

«Ci siamo incartati mentalmente, psicologicamente. Ora è un momento difficile, che da un certo punto di vista mi preoccupa. Dobbiamo avere la capacità di giocare con la testa libera, fare qualcosa in più».

Oggi sfidate la Sampdoria. Sulla carta è una partita proibitiva anche in virtù degli ultimi risultati. L’occasione per svoltare?
«Ben venga. Dopo una partita brutta come quella di Carrara meglio giocare subito e provare a dimostrare che non siamo quelli dell’ultima volta».

Che Sampdoria si aspetta?
«Oggi come oggi è una storia che ha trovato gli equilibri giusti. Una squadra fortissima. Ha un potenziale enorme. Doveva trovare l’equilibrio. Giocare contro di loro non è semplice».

Dopo la Samp vi aspetta il Palermo.
«La B è talmente bella e imprevedibile che non ci sono partite facili. Samp e Palermo sono due corazzate. Ma in questo momento per il Cittadella non c’è niente di facile. Se siamo quelli dell’ultimo periodo dobbiamo preoccuparci di noi e non degli avversari».

Cosa ha detto alla squadra dopo le ultime prestazioni?
«Che siamo stati talmente brutti che non possiamo essere quelli: dobbiamo dare ciò che è nelle nostre possibilità, ritrovare quella voglia di non mollare, di esserci su tutti i palloni, di fare le cose che abbiamo fatto per tanti anni. Dobbiamo tornare il Cittadella fastidioso che è stato quello di questi anni».

Immagino che stia già pensando al mercato di gennaio….
«Si, ma a gennaio dobbiamo arrivarci bene. Sono concentrato su quello che dobbiamo fare oggi. Le partite da qui a gennaio sono tante».

Non sorride neppure il Frosinone…
«Non mi piace parlare degli altri. Ho già tanti problemi io. Commentare qualcosa che non conosco non è nel mio stile. Ma il Frosinone ha presidente e direttore di altissimo livello. Tra i più alti in Italia. E invertirà questa situazione».

Intanto un suo ex calciatore, Ignacio Lores Varela, ha deciso di smettere. Inizierà un percorso da dirigente, a breve infatti sosterrà l’esame da direttore sportivo.
«Partiamo da un concetto: Lores Varela è una persona con valori importanti. Un ragazzo che ama il calcio, lo amava da calciatore e lo amerà anche da dirigente o qualsiasi altro ruolo andrà ad interpretare in questo mondo. Nelle cose va in profondità. Sono sicuro che affronterà le sfide future, da direttore sportivo, con passione».

Nell’intervista rilasciata a TuttoMercatoWeb dopo l’addio al calcio Lores Varela l’ha definita il Francesco Totti dei direttori sportivi. Di fatto è l’esempio di una bandiera: non ha mai lasciato Cittadella nonostante le opportunità.
«Francesco Totti ha fatto la storia della Roma e della Nazionale. Il paragone mi fa onore, ho cercato e sto cercando di fare qualcosa in un ambito come Cittadella: una società che nel suo piccolo ha fatto cose importanti. Fare calcio a certi livelli in un paese di pochi abitanti non è semplice. Totti mi è sempre piaciuto al di là del calcio. A me piacciono le bandiere, come lo è stato appunto Francesco Totti. Lui alla Roma, io al Cittadella: il paragone lo accetto, fa molto piacere e ringrazio Lores per le belle parole».

A proposito di Totti: vuol tornare a giocare. Come lo vede?
«Ha detto che sa già cosa ha in testa. Lo sa solo lui. È stato un campione straordinario, rimarrà nella mente di tutti per aver fatto qualcosa di unico. Non credo che tornerà a giocare, ma è un mio pensiero. Un Francesco Totti potrebbe essere molto utile in altri ruoli e non da calciatore».

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Redazione Ilovepalermocalcio