Stefano Marchetti, dg del Cittadella, ai microfoni de Il Gazzettino., ha parlato delle sue idee e della società riguardo il prossimo campionato di Serie A.
Di seguito le sue parole:
«Sono in trattativa con più di qualche profilo: se è una rivoluzione, bisogna farla fino in fondo, e se c’è da cambiare lo faccio. Nel momento in cui ho deciso che è finito un ciclo, era giusto cambiare: ecco perché arriveranno altri giocatori. Magari più avanti, perché gli obiettivi che ho in testa in questo momento sono abbastanza “blindati”: vedremo se saranno fattibili o meno. La rosa della squadra è a un buon punto, ma non è ancora completa. In tutti questi anni sono sempre stato orgoglioso dei gruppi che ho formato. Poi una squadra per molteplici ragioni può fare bene o meno, ma le scelte sono state ponderate, in base alle nostre possibilità. Questo è un Cittadella che mi incuriosisce tanto, con diversi volti nuovi che dovranno migliorare, aiutati da coloro che già sono in rosa».
«Sarà un altro campionato difficile, e questo mix fra vecchi e nuovi, giovani e meno giovani, dovrà restituire i risultati che tutti noi speriamo. È presto per esprimersi sulla bontà del nuovo Cittadella anche perché, come ho detto, non è ancora completo. Antonucci ha mercato, se arriverà l’offerta giusta lascerà Cittadella: stimo molto il ragazzo e spero possa fare il salto, se lo merita. Per Asencio il discorso è diverso: per mille ragioni soprattutto nel girone di ritorno l’abbiamo visto poco, e credo che per lui ripartire da qui non sia la soluzione migliore. Se arriveranno le richieste giuste, anche lui è destinato a cambiare maglia. Gorini? Dico che deve tirare fuori il cento per cento, e quando ci riuscirà gli chiederò il centocinquanta per cento: bisogna sempre alzare l’asticella».