L’edizione odierna de “Il Gazzettino di Padova” riporta un’intervista a Pandolfi, definito l’eroe del Barbera dopo il gol vittoria contro il Palermo.
Una volta tanto i minuti finali sono stati benevoli con i colori granata. La dea bendata a Palermo ha sorriso al Cittadella che ha fatto sua la partita in pieno recupero, un successo che fa salire l’undici di Edoardo Gorini all’ottavo posto in classifica, a quota 19 punti a pari merito con il Cosenza, proprio una delle ex squadre di Luca Pandolfi, eroe di giornata in casa Cittadella. L’attaccante è uno dei tanti volti nuovi arrivati in estate dal calciomercato, e al Barbera ha siglato il suo primo gol in Serie B.
Un motivo di grande soddisfazione personale: «Sono contentissimo. Aspettavo questa rete da parecchio tempo, finalmente è arrivata». Pandolfi si è sbloccato, ma non ha vissuto la mancanza del gol come un macigno da portarsi dietro: «Sono sempre rimasto sereno, sapendo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato. É capitato in uno stadio che già in passato mi aveva regalato belle soddisfazioni, quasi fosse un segno del destino. In Serie C quando giocavo nella Turris, infatti, è successo proprio come domenica, subentrando dalla panchina ho trovato il gol, quella volta non di testa ma di piede.
La rete del Barbera merita una dedica particolare: «Alla mia famiglia, che mi è sempre vicina. Alla moglie Stefania e ai miei figli Francesco ed Emmanuel». Pandolfi è un altro “spilungone” nella batteria di attaccanti agli ordini di Edoardo Gorini: «Sono molto bravo di testa. Non ho realizzato tanti gol in carriera in questa specialità, ma me la cavo nel gioco aereo». E attaccanti strutturati vanno a nozze su palloni calibrati come quello di Carissoni: «Non è stato un movimento studiato, ma in allenamento chiedo sempre ai miei compagni di squadra traversoni del genere, cosicché le punte possono fare il terzo tempo. É andata bene». E la squadra questa volta ha potuto assaporare tutta assieme la vittoria, dal momento che il rientro a casa è avvenuto soltanto ieri pomeriggio: «Siamo usciti in serata per mangiare una pizza a Palermo. Abbiamo festeggiato tutti insieme, siamo davvero un bel gruppo, affiatato. A Cittadella ho trovato l’ambiente giusto per me, è una vera famiglia».
Da vero attaccante ha legato in particolar modo con i compagni di reparto: «Con Pittarello, Magrassi e Maistrello. Tra di noi abbiamo instaurato un bel rapporto, ma vale per loro come per il resto della squadra. Io sono uno che va d’accordo con tutti, e non ci sono gruppetti nello spogliatoio». Il Cittadella ha fatto rientro a casa, Pandolfi invece si è fermato per strada, a Napoli, in famiglia: «Mia mamma da quanto ha urlato per il mio gol ha perso la voce», ha raccontato Pandolfi. Contento il giocatore, felice Gorini che finalmente è tornato a vincere senza prendere gol: «É contento anche per me, perché mi sono sbloccato e quando un attaccante ci riesce resta più tranquillo e può dare una mano alla squadra. Sono rientrato con il Brescia dopo un infortunio, e sto bene».
Il gol di Pandolfi ha regalato tre punti importanti e pesanti. Il Cittadella adesso è proiettato in zona play off, ma l’attaccante non ci pensa: «Ci fa stare un po’ più tranquilli in ottica salvezza, ci troviamo in una buona posizione di classifica. Con lo spirito che abbiamo messo in partite come quella di Palermo, con il Lecco, la Sampdoria possiamo toglierci belle soddisfazioni. Nell’arco di un torneo ci sono alti e bassi, capitano a tutti, anche al Palermo che secondo me è una signora squadra. Mi piace molto anche il Catanzaro, che ha mantenuto il blocco e l’identità dello scorso campionato. Poi c’è il Parma, che sta trovando continuità»