L’allenatore del Cittadella Edoardo Gorini è intervenuto sul Corriere del Veneto per commentare la stagione della squadra.
Di seguito le sue parole:
«Il segreto del Cittadella? Nei ruoli giusti ci sono le persone giuste: nello staff tutte le persone hanno giocato a Cittadella, hanno senso di appartenenza. Dietro poi c’è una proprietà solida con dei valori molto importanti: non smetterò mai di ringraziare Stefano Marchetti, mi ha preso da giocatore e poi ha visto che potevo dare qualcosa da allenatore. Foscarini e Venturato? Due persone splendide: Foscarini mi ha dato molto dal punto di vista umano, Venturato mi ha trasmesso tanto su tecnica e tattica. A che allenatore mi ispiro? Arrigo Sacchi: sono tifoso del Milan, lui è stato un rivoluzionario. La sfida al Venezia da veneziano? L’hanno spostata al 28 febbraio, giorno in cui compirò 50 anni, non credo sia causale. La stagione? Sono arrivati ragazzi affamati e si è creato un bel gruppo: stiamo facendo grandi cose e dobbiamo avere in mente dove eravamo un anno fa. Possiamo reggere questi ritmi fino a maggio? Sì, io vedo un gruppo coinvolto e tutti i ragazzi quando entrano hanno voglia di fare la differenza: tutto parte dal lavoro e dobbiamo cercare di migliorare ancora. Cosa sarei disposto a fare per andare in Serie A? È ancora molto presto per parlarne: giusto essere ambiziosi, ma tengo i piedi per terra».