L’ex dirigente di Bari e Vicenza, Michele Ciccone, intervenuto ai microfoni di “TuttoC.com” si sofferma sui playoff di serie C.
Ecco alcune sue dichiarazioni:
«Il Südtirol si è meritato la promozione ottenuta grazie ad un ottimo lavoro. Mi permetto una battuta: è stato bravo il ds Bravo (ride, ndr). Di certo il Padova mi ha lasciato interdetto: è stato allenato da due buoni tecnici e alle spalle ha avuto due ottimi ds come Sogliano e Mirabelli eppure non sono riusciti a salire in prima battuta. Aspettavano un passo falso del Südtirol che non c’è stato: io penso che ora avranno il dente avvelenato e affronteranno i playoff con grinta e determinazione. Meriterebbero anche loro la B. Il Mantova si è salvato per il rotto della cuffia, mentre invece mi permetto di parlare della Pergolettese: sono rimasto stupito del loro percorso, dal lottare per la salvezza si sono ritrovati addirittura nei playoff. Per quanto riguarda i playout non posso che dire che si tratta come sempre di terni al lotto”.
«Playoff? La Triestina è una piazza blasonata che però non riesce negli ultimi anni a fare questo salto. Ha fatto bene il Lecco ed anche il Piacenza di un bravo allenatore come Scazzola ha fatto bene. La Pro Patria? Ha una situazione societaria molto difficile, Patrizia Testa sta cercando in tutti i modi di trovare una soluzione. Ma il problema è sempre lo stesso: c’è troppa gente che vuole a tutti i costi fare calcio, volendo entrare in un mondo che non le compete. Ci si sta affidando troppo a dei personaggi esteri che non si capisce bene cosa vengano a fare in Italia. Mi permetto di collegarmi al discorso societario evidenziando dei paradossi: nel Girone B c’è un imprenditore molto serio come De Sarlo dell’Imolese che si trova a dover disputare i playout. Mentre nel Girone C un altro grande imprenditore come Caffo della Vibonese ha vissuto addirittura la retrocessione nei Dilettanti. Eppure le competenze le hanno, oltre che la serietà di onorare tutti i pagamenti. Girone C? Si sapeva che il Bari avrebbe fatto un campionato a parte. Ma per le squadre che avevano costruito credo che le delusioni siano state Catanzaro ed Avellino. Con Braglia e una bandiera come Di Somma i lupi credo che si sarebbero ritrovati nella stessa posizione in cui si trovano ora con la coppia Gautieri-De Vito. Credo sia cambiato pochissimo, anzi sono pure scivolati al quarto posto, in favore del Palermo. Proprio per questo non capisco la decisione di D’Agostino: ne sono rimasto molto deluso. Senza dimenticare che Braglia – lo dice la storia – ha conquistato cinque promozioni: è giusto dare a Cesare quello che è di Cesare. Ai playoff? Dico che bisogna stare molto attenti al Palermo perché conosco bene Baldini e so come lavora e come interpreta le gare: Baldini non c’entra nulla con la C. Il Monopoli si è confermato, così come il Picerno e mi fa molto piacere per il dg Greco che ha lavorato bene. Il Foggia? E’ una squadra di Zeman, quindi sappiamo che sono squadre un po’ pazze. Il Monterosi di Lucchesi è stata una piacevole sorpresa».