Ciao inseguitrici, il Palermo scappa!
Il Palermo inizia ufficialmente la fuga verso la serie A. Per la prima volta in questa stagione, i rosanero sono riusciti a mantenere la vetta, salendo a +3 sul secondo posto e +4 sul terzo. La vittoria conquistata ieri pomeriggio sulla Ternana, ha portato gli uomini di Tedino a quota 35 lunghezze. Un punto in più di quelli ottenuti dopo 19 giornate nell’ultima serie B, dove a guidare la corazzata del Palermo dei record c’erano giocatori come Dybala, Vazquez e Belotti. Giusto per citarne alcuni.
Un risultato che conferma, se qualcuno nutriva ancora dei dubbi, che questa squadra è stata costruita per tornare nel calcio che conta e che ha tutti i mezzi per riuscirci. Nessuno degli avversari incontrati fin qui ha dimostrato di essere all’altezza dei rosanero. Le uniche due sconfitte subite sono infatti arrivate anche per demeriti degli uomini di Tedino. Non si può sempre giocare la partita perfetta, due ko in 19 giornate ci possono stare. Eccome.
Del resto la partita perfetta non è stata neanche quella di ieri. Il Palermo è passato in vantaggio con bomber Rispoli dopo soli 3’ minuti, ha creato tante altre occasioni ma non le ha concretizzate. Non essere riusciti a chiudere prima l’incontro, rischiando di subire il pareggio nei minuti finali, è stata l’unica grande pecca della gara andata in scena al “Renzo Barbera”. Ma, alla luce del risultato finale, avanti così. D’altronde quella di ieri non era neanche una giornata qualunque. Solo poche ore prima di Palermo-Ternana, al tribunale si stava giocando una partita decisamente più importante per il futuro del club.
Alla fine è stata richiesta una perizia super partes e la decisione è stata dunque rimandata di altri due mesi circa. Tedino ed i suoi ragazzi sono stati bravi, ancora una volta, ad isolarsi da quello che accade fuori dal campo. La vera forza di questa squadra sta nel gruppo, ormai non ci sono più dubbi. Uniti verso un unico obiettivo. Soltanto così si può tornare in serie A. Sullo sfondo un futuro calcistico incerto, è vero. Ma giocare questa partita non spetta di certo alla squadra.