Chiuso un ciclo, se ne apre un altro: la nuova Italia di Ventura è pronta a ricominciare. Aspettando il canto del “Gallo” e quel Balotelli mai dimenticato…
Due settimane intere senza la serie A, ancora quattordici giorni prima che il clima da campionato torni a farsi sentire, che la febbre del calcio invada lo spirito di tutti i tifosi. Sono rari, rarissimi, i supporters che accolgono con gioia la sosta valida per le Nazionali, che preannuncia un weekend senza partite: sembra già preannunciarsi un noioso fine settimana, una estenuante domenica pomeriggio passata senza far nulla. L’Italia viene accolta da una grande indifferenza, anche se si tratta delle qualificazioni ai mondiali l’occasione non sembra venire ritenuta alla stregua di un match importante: eppure poi lo spirito di appartenenza al proprio paese riesce a coinvolgere chiunque, sia che si tifi appassionatamente sia che ci si sposti sul canale in cui la partita viene trasmessa soltanto per guardare un po’ di calcio. Viene naturale guardare insieme il gioco, canticchiare insieme l’inno, incitare i calciatori preferiti, arrabbiarsi con i meno fortunati, gioire o rattristarsi quasi come se si trattasse, appunto, del campionato, e alla fine analizzare il match in vista degli impegni successivi. Ecco dunque che già a partire da domani tutti i supporters azzurri potranno iniziare a farsi un’idea definita della nuova Italia targata Giampiero Ventura.
E’ passato esattamente un mese dalla prima vittoria sulla panchina della Nazionale per l’allenatore classe ’48 (1-3 ad Haifa contro l’Israele), mentre andando indietro di altri cinque giorni potremo ricordare del suo debutto assoluto, nel giorno in cui la Francia ci ha sconfitti per 1-3 a Bari. In entrambi i casi gli azzurri hanno mostrato un gioco pulito ed organizzato, magari senza quell’aggressività tipicamente “contiana”, ma comunque efficace: sfortunati contro i Bleus, perfetti in Israele, le prime impressioni della nuova squadra lasciano ben sperare, ma sembra ancora troppo presto per giudicare. Ecco allora che il calendario riserva l’avversario perfetto: Italia-Spagna, non è mai una partita come le altre, ci sono sempre tante cose in ballo e le Furie Rosse vorranno affondare sui rivali il dente avvelenato che si portano sin dalla cocente eliminazione nel corso di Euro 2016. Quale miglior occasione per testare una volta per tutte l’efficacia del gioco di Ventura?
Contro gli iberici il tecnico italiano schiererà un 3-5-2 che si avvicina molto alla sua idea di gioco, con il possibile inserimento di una terza punta da affiancare ad Eder e Pellè qualora le soluzioni offensive della squadra non risultino abbastanza efficaci. Terza punta che potrebbe senza problemi essere rappresentata da Andrea Belotti, il “Gallo” che Ventura conosce molto bene e che proprio sotto la sua gestione ha fatto il suo esordio assoluto in maglia azzurra. Le cinque reti realizzate sin qui nei cinque match disputati quest’anno con il Torino hanno reso certa la sua convocazione, e per il momento l’ex Palermo si gode la nomina di “possibile futuro dell’Italia”. Il possibile futuro, però, potrebbe avere anche un altro nome, che invece attinge al recente passato: è ormai sotto gli occhi di tutti infatti la rinascita di Mario Balotelli, che con la maglia del Nizza sta regalando un sogno ai suoi nuovi tifosi e nello stesso tempo si sta riscattando dalle ultime deludenti stagioni, a causa delle quali era stato di fatto bollato come giocatore finito. La sua candidatura a vestire di nuovo la maglia azzurra, quella che ha sempre sentito sua in modo passionale, è in continua ascesa e sono sempre di più i supporters che inneggiano a gran voce il suo nome. Dopo la Spagna sarà la volta della Macedonia del bomber rosanero Nestorovski; poi il campionato ricomincerà e la Nazionale cadrà ancora una volta nel dimenticatoio, almeno fino alla prossima partita. Per tutti forse, non certo per mister Ventura che invece proprio traendo spunto dai due prossimi impegni dovrà darsi da fare, continuando a lavorare al meglio perché la maglia azzurra ritorni a splendere.