Chievo, avv. De Bosio: «Danno da 140 milioni: la FIGC rischia un disastro economico»
Sembrava essersi chiuso il capitolo Chievo, invece a sorpresa si riapre.
Come si legge su “Trivenetogoal” oggi in conferenza stampa Stefano De Bosio, uno degli avvocati del collegio gialloblù, si è espresso così in conferenza stampa; «Il Chievo è stato vittima di una discriminazione, non è accettabile distruggere una società attraverso una visione così ottusa delle norme. Fra l’altro prima del processo, perché un verdetto vero ancora non c’è stato».
Il risarcimento per aver perso il titolo sportivo vale, secondo i legali di Campedelli, ben 140 milioni di euro: «Chi era in situazione debitoria peggiore del Chievo – ha tuonato De Bosio – ha proseguito l’attività grazie alle proroghe dei pagamenti fiscali. Al Chievo non è stato permesso. La Federazione ha chiuso gli occhi. Per un anno e mezzo il Chievo non ha potuto effettuare il suo piano di rientro mentre tutte le altre società in difficoltà con cartelle esattoriali ricevute prima dell’8 Marzo 2020 hanno pagato nulla e si sono salvate. Quanto fatto dalla FIGC è assolutamente illegittimo. Se ci fossero stati Juventus o Milan mai sarebbe stata fatta un’applicazione così ottusa delle norme. Se Consiglio di Stato ci darà ragione la palla passa alla FIGC. La FIGC rischia di andare incontro a un disastro economico pari a quello della mancata qualificazione al Mondiale. La Serie C? È un’ipotesi. Abbiamo cercato in tutti i modi un contatto con la FIGC ma c’è stata una chiusura assoluta. E nel frattempo i creditori scalpitano. Il 17 Giugno è prevista un’udienza al Tribunale di Verona».