Chelsea offresi: il russo chiede almeno 3 miliardi. Chi lo compra?
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Chelsea in vendita.
Le sanzioni economiche contro la Russia e i suoi oligarchi iniziano a fare danni seri, oltre che spaventare i miliardari di Mosca. Fra questi un paio che a Londra e dintorni hanno parecchi affari: Roman Abramovich e Alisher Usmanov. Il primo, Roman Arkadievic da Saratov, 55 anni, proprietario del Chelsea campione d’Europa e del Mondo, l’altro Alisher Usmanov, 68 anni uzbeko, ex azionista dell’Arsenal al 30 per cento e ora principale sponsor dell’Everton di Liverpool tramite Usm, Megafon e Yota, e pronto a versare 36 milioni di euro per i naming rights del nuovo stadio del club.
Passione Ebbene i due stanno pensando di liquidare i loro affari nel Regno Unito. Ieri alle 19 italiane Abramovich ha fatto chiarezza sulla situazione Chelsea, viste le tante voci sulla vendita. Sul sito del club subito una precisazione del magnate: «Ho sempre preso le decisioni tenendo a cuore l’interesse del Club. Nella situazione attuale ho preso la decisione di vendere il Club, poiché ritengo che ciò sia nel migliore interesse del Club, dei tifosi, dei dipendenti, nonché degli sponsor e dei partner del Club. La vendita del Club non sarà accelerata ma seguirà il giusto processo. Non chiederò alcun prestito da rimborsare. Per me non si tratta mai di affari né di soldi, ma di pura passione per il gioco e per il Club». E poi l’annuncio di un atto di generosità: «Inoltre, ho incaricato il mio team di creare una fondazione di beneficenza alla quale verranno donati tutti i proventi netti della vendita. La fondazione sarà a beneficio di tutte le vittime della guerra in Ucraina. Ciò include la fornitura di fondi essenziali per i bisogni urgenti e immediati delle vittime, nonché della riabilitazione a lungo termine dei feriti». Infine, i saluti: «Per favore, sappiate che questa è stata una decisione incredibilmente difficile da prendere e mi addolora separarmi dal Club in questo modo. Tuttavia, credo che questo sia nel migliore interesse del Club. Spero di poter visitare lo Stamford Bridge un’ultima volta per dire addio a tutti voi di persona. È stato un privilegio far parte del Chelsea FC e sono orgoglioso di tutti i nostri successi congiunti. Il Chelsea Football Club e i suoi tifosi saranno sempre nel mio cuore. Thank you, Roman».
A chi? Adesso parte il quiz su chi sarà disposto a investire sul club. Roman è creditore verso il club di 1,9 miliardi di euro, ma scrive: «Non chiederò alcun prestito da rimborsare». E, si dice a Londra, valuti il Chelsea fra i 3 e i 4 miliardi di euro, una cifra non facile da trovare. Certo, un gran bel prezzo, per il russo, accreditato di un patrimonio da 14,5 miliardi e che nel 2003 acquisì i Blues per circa 170 milioni di euro. Così ieri ecco le voci più disparate sugli acquirenti. Sul giornale svizzero Blick ha parlato il miliardario Hansjorg Wyss, 86 anni, ex proprietario della Synthes USA, azienda di dispositivi medici venduta per circa 18 miliardi di euro, ma dal patrimonio di circa 5 miliardi (il resto l’ha dato in beneficenza): «Abramovich è uno dei più stretti consiglieri e amici di Putin. Come tutti gli altri oligarchi, anche lui è in preda al panico e sta cercando di vendere tutte le sue ville in Inghilterra. Vuole anche sbarazzarsi del Chelsea. Martedì io e altre tre persone abbiamo ricevuto un’offerta per l’acquisto del club direttamente da Abramovich. Ma al momento sta chiedendo troppo. Adesso devo aspettare 4 o 5 giorni. Ma se compro il Chelsea, allora lo farò con un consorzio composto da 6 o 7 investitori».
Sparata Poi c’è il Time che ha parlato di un’offerta di Jim Ratcliffe, il più ricco di Gran Bretagna, patrimonio per Forbes di 17 miliardi di euro, creatore di Ineos (chimica, terza azienda al mondo), che nel 2019 aveva contattato Abramovich ma la richiesta, 3,3 miliardi, l’aveva fatto svoltare sul più economico Nizza. Per il Daily Mail Abramovich preferirebbe vendere a fondi d’investimento Usa e pare abbia già dato mandato alla banca Raine Group. Non solo, pare voglia girare i suoi investimenti verso gli Emirati. Il NY Times parla invece di Todd Boehli, co-proprietario dei Los Angeles Dodgers di baseball. Meno credibile, infine, la sparata del lottatore irlandese di MMA Conor McGregor, che ieri ha twittato: «Il Chelsea è in vendita per 3 miliardi di sterline, compriamolo». Più facile a dirsi che a farsi.