L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulle probabili formazioni del match tra Bayern e Real in Champions League.
Per Carlo Ancelotti, il primo ritorno all’Allianz Arena è un bagno nel passato per ipotecare il prossimo futuro. Contro il Bayern, con cui ha vinto nel 2017 la Bundesliga, vuole saltare il penultimo ostacolo verso il suo quinto successo in Champions. Tuchel lo ha accolto con ammirazione: «Come giocatore e come tecnico Carlo ha interpretato il calcio al massimo livello. Una persona straordinaria». Ancelotti, in conferenza stampa a Monaco, ha ricambiato con diplomazia: «Ho ricordi molto positivi di Monaco, una città incantevole, purtroppo non mi è mai entrata in testa la lingua tedesca».
In realtà, Ancelotti ha un vecchio conto da regolare in Germania: il suo burrascoso divorzio nel 2017 dopo appena 14 mesi, all’indomani della sconfitta per 3-0 in Champions in casa del PSG. Il tempo di rientrare in Germania e la società lo fulminò con l’esonero che annullava il ricco contratto triennale. Mai accaduto prima che il Bayern licenziasse l’allenatore a inizio stagione. Carlo fu incolpato di avere relegato tra le riserve quattro big del calibro di Robben, Ribery, Hummels e Rafinha. Anime inquiete dello spogliatoio, ma amatissimi dalla piazza. Dei 26 duelli in Champions, il Bayern ne ha vinti 12, il Real 11 e 3 sono stati i pareggi.
È un momento difficile per Tomas Tuchel. Un anno fa ha preso il posto di Nagelsmann e ora si ritrova già licenziato per fine stagione e attaccato dal potente presidente onorario Uli Hoeness: «Tuchel, quando va male, invece di migliorare i propri giocatori, ne chiede sempre di nuovi». «Mi sento ferito nel mio onore di tecnico», ha replicato Tuchel alla vigilia dello sbarco del Real. Il clima è tutt’altro che sereno nel Bayern stordito dal primato del Bayer Leverkusen, alle prese con la successione di Tuchel e i dubbi di Rangnick, oltretutto agitato anche dalle voci di mercato su Gnabry, Kimmich, Kim, Davies, De Ligt e Mazraoui. La formazione anti-Real dovrebbe chiarirsi solo nelle ultime ore per le condizioni precarie di Sanè, Musiala, De Ligt, Upamecano e Leitner.