Cessione Palermo, tutto fermo. Un eventuale sequestro di quote può rischiare anche di mandare tutta l’operazione all’aria

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla situazione relativa alla cessione del Palermo, messa a rischio dal contenzioso con Tony Di Piazza.

Dalle parole di Mirri è evidente che un eventuale sequestro di quote o provvedimenti simili nelle more di stabilire l’effettiva somma da corrispondere può rischiare anche di mandare tutta l’operazione all’aria. Il fondo per sua natura deve programmare con date e somme certe ogni investimento.

E non è proprio lo scenario ideale quello di un iter giudiziario che dilaterebbe i tempi di un’operazione che, secondo quanto anticipato da Repubblica, vedrebbe un investimento iniziale di 40 milioni di euro nei primi quattro anni di gestione del club, oltre al budget di gestione annuale previsto da costi e ricavi, con una prospettiva di guadagni per gli investitori per circa 200 milioni di euro legato a piani di marketing e iniziative immobiliari già avviate fra le quali l’ammodernamento dello stadio “Barbera” e la realizzazione del centro sportivo.