L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla situazione relativa alla cessione del Palermo e lo fa attraverso le parole di Dario Mirri.
Mani legate quindi anche se, nel merito, per i consulenti legali dei manager che si stanno occupando della trattativa per l’acquisto del Palermo ci sarebbe poco da temere. La cronologia rispetto a quando è stato esercitato il diritto di recesso, i documenti e la situazione patrimoniale al momento della comunicazione di Di Piazza lascerebbero pensare che la cifra chiesta dall’ex socio di Hera Hora sia decisamente al di sopra di quanto la società proprietaria del club dovrà versare.
«La vicenda relativa alle quote della società rappresenta il vero spartiacque per il futuro del club rosanero – dice Dario Mirri – La banca d’affari Lazard sta continuando a tenere i rapporti con il fondo con sede a Londra interessato al Palermo, ma è evidente che un investitore vuole vederci chiaro prima di chiudere la trattativa e tutto dipenderà dalla sentenza che verrà emessa a Catania».