L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla situazione relativa all’eventuale cessione del Palermo, al momento bloccata in attesa che si concluda il contenzioso con Di Piazza.
Lunedì a Catania si è tenuta l’udienza per stabilire se la richiesta dell’ex vicepresidente Di Piazza sia congrua. L’imprenditore italoamericano ha chiesto 11,9 milioni di euro a titolo di liquidazione per avere esercitato il diritto di recesso ormai quasi un anno fa. Una cifra bel al di sopra dei 6 milioni di euro versati nel capitale sociale a copertura del suo 40 per cento dei 15 milioni di euro pattuiti al momento della costituzione di Hera Hora, la società con Dario e Danieli Mirri proprietaria della squadra di calcio rosanero. Ma soprattutto il tribunale deve decidere se accogliere o meno la richiesta del sequestro conservativo di crediti, beni e azioni di Hera Hora che di fatto blocca la trattativa per la cessione del Palermo.
La giudice Chiara Salamone del tribunale etneo, competente per questioni che riguardano società con sede all’estero come la Italplaza di Di Piazza, si è riservata di decidere e il suo pronunciamento è atteso a giorni.