Cessione Palermo, Mirri adesso si tira fuori. Foschi si fida dei suoi «amici»
Se qualcuno si attendeva novità importanti relative alla cessione del Palermo nella giornata odierna, è rimasto deluso o comunque non particolarmente sorpreso da quanto è filtrato nel pomeriggio. Dario Mirri non eserciterà il diritto di prelazione sull’acquisto delle quote del Palermo, ottenuto al momento della firma degli accordi relativi alla cessione della pubblicità. Verosimilmente, domani sarà diramato un comunicato da parte della Damir che tirerà di fatto fuori l’imprenditore che ha “salvato” la baracca un mese fa.
L’idea principale, quella ormai nota a tutti, era quella di creare un fondo ad hoc con a capo il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, che nonostante abbia smentito più volte il suo interessamento alla squadra rosanero, aveva comunque la seria intenzione di mettere le mani sul club e non è del tutto escluso che possa farlo nelle prossime settimane. Ma adesso cosa resta in ballo dunque? Sicuramente c’è ancora la questione legata a York Capital che non ha ancora “affondato” il colpo sulla Sampdoria e che adesso potrebbe rientrare in corsa, ma potrebbe anche esserci proprio il presidente dei doriani, Massimo Ferrero che qualora dovesse realmente decidere di lasciare la Liguria potrebbe farlo per spostarsi un po’ più a Sud, a Palermo. Certo è che adesso ogni discorso relativo alla cessione dovrà passare nuovamente sulle mani di Foschi che ancora una volta oggi si è detto sereno e tranquillo rispetto al fatto di pagare gli stipendi entro il prossimo 18 marzo.
Resta da capire però, chi sarà a fornire i fondi necessari se non si arriverà ad una cessione entro l’inizio della prossima settimana. Il Palermo ha infatti bisogno di 2,3 milioni per saldare gli emolumenti dei mesi di Gennaio e Febbraio e visto il rischio corso il mese scorso, appare difficile che questi soldi siano attualmente nelle casse societarie. Mirri non avrà esercitato il proprio diritto di prelazione, ma ha comunque svelato un importante mistero.
Il Palermo ha 47 milioni di debiti e questo è già un bel passo in avanti per la ricerca di eventuali acquirenti. Spesso in passato molti potenziali “investitori” hanno detto di essersi tirati fuori dalla corsa per l’acquisizione del club rosanero a causa di mancati chiarimenti circa i reali problemi finanziari della società ed a causa di documenti che non volevano essere resi disponibili. Adesso questo problema sembra non esserci più e da questo punto di vista l’aiuto di Mirri potrebbe essere servito anche per consentire una svolta importante per l’immediato futuro.
Nel momento del bisogno si vedono gli amici e Foschi si è detto tranquillo sul fatto di averne “molti” in quel di Milano. Non si può far altro dunque che credere alle parole del «direttore», sperando che questi amici possano almeno per il momento, in attesa del definitivo passaggio di consegne, aiutare il povero Palermo.