L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Cesena e sul suo futuro societario.
Sul campo c’è una squadra che gira a mille e promette di dare battaglia al cospetto di corazzate del calibro di Modena e Reggiana. Ma è nelle stanze dei bottoni che il futuro a media-lunga percorrenza del Cesena comincia a prendere forma. Ed è una partita a scacchi, come sovente capita in situazioni legate ad acquisizioni di pacchetti societari. Dopo che già in estate i bianconeri erano stati vicini a cambiare proprietà, ecco che adesso pare aver ripreso quota una trattativa appena abbozzata in estate, ma che potrebbe diventare a breve la via preferenziale per la cessione di un pacchetto importante di quote azionarie. E ci sarebbe già una data per il closing: mercoledì 22 dicembre 2021. E per quanto due settimane sembrino oggettivamente poche per raggiungere un’intesa su tutta la linea, per il momento nessuno dai piani alti della società ha pensato di smentire le voci rimbalzate nelle ultime ore non soltanto sui social media m anche tra i tifosi bianconeri per le vie della città.
Che ci sia un canale aperto con l’avvocato newyorchese Robert Lewis è fatto ormai conclamato e ormai conosciuto nel mondo del calcio. Il co-proprietario di Jrl Group non ha mai fatto mistero infatti di essere interessato a rilevare il club dall’attuale cordata che lo ha riportato in vita a partire dall’estate 2018. E nelle intenzioni dell’avvocato americano ci sarebbe l’ipotesi di acquisire almeno il 60% delle azioni attraverso una private equity, pronta ad acquisirle dalle mani dei soci attuali o semplicemente acquistandone in parte e aggiungendole alle nuove che sono state emesse proprio due giorni fa dal Cesena FC (300mila euro di obbligazioni). Lewis non ha posto particolari condizioni negli incontri avvenuti a partire dal mese di settembre: sarebbe disposto anche a lasciare che altri imprenditori si affianchino a lui restando nel board societario. Ha solo una voglia matta di legarsi a una nuova avventura in quell’Italia che conosce e che apprezza da sempre, al punto da aver sposato un’italiana (di Pesaro) e imparato a parlare fluentemente la lingua.