Simone Bastoni, si è espresso in un’intervista raccontando tanti aspetti della sua carriera non mancando di evidenziare alcune difficoltà. Queste, come apprendiamo da gianlucadimarzio.com, sono le sue parole:
«Sono tanto convinto della scelta che ho fatto. La società mi ha voluto fortemente. Lo stadio è pazzesco, il tifo incredibile. Non mi pongo limiti né obiettivi, ma se succede… Ogni giorno mi ripeto: prima Cesena, poi l’orizzonte si allungherà. Allo Spezia e a La Spezia ho dato tutto. Crescere nel settore giovanile della squadra della tua città e poi esordire tra i grandi è il sogno di tutti. L’anno della promozione in Serie A ho giocato poco, qualche partita ad inizio stagione poi niente. In quell’estate avevo avuto tante proposte dalla Serie C, non volevo scendere di categoria. Resto allo Spezia e dopo poco Italiano mi trasforma in titolare. La mia perseveranza è stata pagata. Tra i ricordi migliori penso a quando allo Stadium Dybala mi ha chiesto la maglia. Le occasioni vanno costruite e io l’ho fatto. Anche l’esperienza col Siena in C mi ha aiutato. Prendere due legnate in più può fare solo bene. Sono sempre stato un tifoso dello Spezia, lì non è mai stato solo calcio. Qui non conoscevo nessuno, eppure quando sono arrivato mi hanno trattato come se fossi qui da sempre. L’ultimo anno e mezzo ho giocato poco e ho sofferto. Il gol con l’Empoli contro il Sassuolo? Forse il più importante della mia carriera. Ripartire dalla Serie B non sarà mai un problema. A novembre nascerà la mia bambina e l’esultanza dopo il gol contro il Modena era per lei e la mia compagna».