Fabio Artico, DS del Cesena, è intervenuto in conferenza stampa per fare il punto dopo la chiusura della sessione estiva di mercato.
«Mercato? I risultati di questa campagna acquisti si vedranno tra dieci mesi. Io sono molto contento e soddisfatto del mercato che siamo riusciti a fare. È stata una sessione lunga e complessa perché le dinamiche di un mercato che dura due mesi ti portano ad avere delle difficoltà nelle trattative in entrata e in uscita, per avere equilibrio sia economico che nella rosa. Gli obiettivi che avevo ed avevamo come società sono stati raggiunti, poi adesso inizia il bello con la prova del campo che vedremo cosa dirà. Ringrazio la società che mi ha dato modo di poter lavorare in libertà fin dall’inizio del mercato in maniera libera, senza dover tenere conto di quanti giocatori entravano e quanti uscivano. È ovvio che una società comunque non si può esporre nell’inserire troppi giocatori, aspettando le decisioni di alcuni in uscita. È la difficoltà del mercato del calcio moderno, una sessione molto lunga con un campionato che nel frattempo è iniziato con sei partite ufficiali già giocate e tutte le dinamiche annesse.
Tavsan? Tavsan è un nome uscito negli ultimi giorni, ma è un profilo che sia io che Milanetto avevamo già attenzionato in passato ed è quindi un giocatore che conosciamo bene. Quando è uscita la possibilità di averlo con noi l’abbiamo chiusa, perché cercavamo un giocatore con quelle caratteristiche. Mendicino è un profilo che abbiamo seguito attentamente durante tutta la scorsa stagione sia dal vivo che tramite video ed è un giocatore di cui avevamo bisogno: un centrocampista dinamico, con una buona gestione della palla e capace di darci maggiore energia.
Piacentini? In difesa sono state fatte delle valutazioni tecniche, perché la Serie B impone una struttura ed una fisicità diversa e per questa ragione abbiamo preferito tenere con noi Piacentini. È un giocatore duttile nei ruoli, essendo predisposto anche per fare il centrale difensivo. In attacco, secondo il mio parere, non ci sono giocatori giovani o esperti, ma unicamente calciatori forti e queste quattro partite lo confermano, se i giocatori sono forti devono giocare a prescindere dall’età. È vero, c’è una linea giovane, ma se loro andranno avanti così, io continuerò ad inserire ancora più giovani, sono ragazzi che ti danno spinta, hanno una competizione sana, alzano il livello di competitività durante la settimana e se un giorno perdono la competizione il giorno dopo ripartono ancora più forte.
Van Hooijdonk? E’ arrivato molto carico, ma è partito tardi con la preparazione perché non ha preso parte al precampionato del Bologna. Ha iniziato, quindi, dai primi giorni di agosto ed ha avuto un piccolo contrattempo muscolare, che lo ha costretto a fermarsi una decina di giorni e quindi è sicuramente indietro. Una difficoltà del mercato odierno è proprio data dal fatto che ultimamente alcune squadre non portano in ritiro con loro i ragazzi e non li fanno allenare, quindi i calciatori inseriti i primi di agosto possono essere indietro rispetto ai compagni, che hanno svolto la preparazione nel mese precedente. Questo crea delle inevitabili difficoltà e bisogna avere pazienza e calma nel loro inserimento. Non è un caso che Antonucci e van Hooijdonk abbiano avuto alcuni problemi muscolari, ma adesso c’è la sosta che potrà essere preziosa per permettere loro di lavorare e mettersi al pari dei compagni».