Cephaledium: Barranco all’Akragas? -le ultime
Secondo quanto riporta “Cefalutime”, aspettando le decisioni della LND riguardante la stagione 2019/20, dove la Cephaledium, al terzultimo posto del campionato di Eccellenza Girone B, non è ancora del tutto sicura della sua permanenza nel Serie A dilettantistica, nelle ultime ore il Presidente della società Giallonera, Giuseppe Barranco, ha affermato ufficialmente di un interesse da parte dell’Akragas nei suoi confronti.
Dalle sue parole, il patron della Cepha, dopo una stagione con molti bassi e pochi alti, sta prendendo in seria considerazione la possibilità di andare nella società biancoazzurra che, nel corso della sua lunga storia, ha visto pure le luci della serie C.
Un colpo di scena che ha dell’inaspettato, visto il lungo silenzio che aleggia attorno alla società nostrana, dopo l’interruzione del campionato. Solo qualche settimana fa, il presidente, presenziando alla puntata di Localcio+, aveva spiegato le ragioni del tracollo giallonero e di una possibilità che lo vedeva vicino alla società della Valle dei Templi ma, nulla più.
Ieri pomeriggio, da un’intervista, rilasciata su obiettivoinformazione , Barranco ha affermato che i contatti ci sono ed è già proiettato verso una nuova avventura.
La società giallonera, riportata in vita dallo stesso Barranco, ha avuto un fantastico exploit nella scorsa stagione, con la conquista del campionato di Promozione. Dalla sua rinascita, Barranco, ha subito voluto mettere in chiaro con l’obiettivo primario di portare la Cepha in alto, raggiungendo la C. Eppure, qualcosa nel progetto, non è andata a buon fine: con il Santa Barbara ancora inutilizzabile e che lo ha visto chiuso per gran parte della stagione attuale, la società ha dovuto fare i conti con la dura realtà del teritorio normanno
Che ci sia anche questo dietro la decisione di Barranco nel lasciare la Cepha e approdare in un lido, sicuramente, più sicuro e attrezzato come quello agrigentino?
Fatto sta che, al momento, all’interno della Cephaledium riamane un silenzio assordante: un silenzio che fa male e che è stato bruscamente interrotto dalle parole del proprio, forse (ex) presidente.