Centofanti, un hippy sulla fascia: «Ho ricordi bellissimi di Palermo». E sua figlia vince il bronzo a Tokyo2020
Felice Centofanti, abruzzese, classe ’69, ha attraversato due decenni di calcio italiano incrociando la propria storia con quella di squadre a loro modo destinate a lasciare traccia, se non sugli almanacchi certamente nel ricordo di chi ama lo sport romantico.
Un cammino non banale, esattamente come non banale è il look che lo accompagnerà per tutta la carriera e anche oltre: capelli lunghi e crespi tipo zazzera, filo di barba, baffetto.
L’esperienza al Nola in Serie C1, lo lancia verso la maglia da titolare in una piazza importante come Palermo, appena promossa in cadetteria.
Sarà una stagione buona sul piano personale (8 goal in 28 presenze in campionato), ma conclusa con una amara retrocessione in C1. Pochi mesi trascorsi a Palermo gli valgono comunque l’affetto imperituro della tifoseria, ricambiata così anni dopo.
«Ho tantissimi ricordi belli a Palermo, anche se poi purtroppo siamo retrocessi. Ma per me è stata una cavalcata bellissima. Ho vissuto un anno a Mondello bellissimo» – ha dichiarato Centofanti come riportato da “Goal.com”. Per Centofanti adesso anche la gioia Olimpica. Colei che ha conquistato il bronzo nella finale a squadre di ginnastica ritmica ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 è infatti figlia proprio di Felice Centofanti.
«Ho mia figlia che è in nazionale di ginnastica ritmica. Grazie al suo sport mi sono disintossicato (dal calcio, ndr) anche perché non è più il calcio romantico che piaceva a me. Faccio davvero fatica a seguirlo», ha raccontato. «Il vero spirito di sacrificio si vede negli sport considerati “minori”, altro che il calcio».