Cellino si tiene il Brescia. Insiste per Baldini e vuole tenersi Bisoli
L’edizione odierna di “Brescia Oggi” si sofferma sul Brescia e la volontà di Cellino di non vendere il club e soprattutto non cedere i pezzi pregiati, tra questi Bisoli, obiettivo di mercato del Palermo.
Il Brescia del futuro sarà targato Massimo Cellino. L’attuale proprietario e presidente non ha nessuna intenzione di fare passi indietro. Nonostante il clima ostile creatosi attorno alla sua figura l’imprenditore sardo non vuole cedere il passo a nuovi e futuri investitori. Avanti, contro tutto e tutti, con la volontà e testardaggine di riuscire ancora a fare calcio in una città ferita nell’orgoglio e nell’animo dalla retrocessione in Serie C. Nessun ripensamento. Anzi, al contrario, la volontà di ricostruire dalle macerie di una stagione fallimentare come quella appena andata agli archivi. Il piano di Cellino è già entrato nel vivo. Indipendentemente dalla categoria, seppur la dirigenza bresciana spera nel ripescaggio (da tenere monitorata c’è la situazione riguardante la Reggina), la ricostruzione celliniana è già iniziata.
Il primo passo è avvenuto con la nomina del nuovo direttore sportivo. Salutato Giorgio Perinetti, passato all’Avellino, il ruolo di braccio destro è stato affidato a Renzo Castagnini. L’ex dirigente di Palermo e Perugia ha scelto di tornare a lavorare a Brescia dopo l’esperienza che lo aveva visto protagonista dal 18 febbraio 2015 all’1 dicembre 2017 quando fu cacciato per volere proprio dell’attuale numero uno di via Solferino. Sistemata la prima casella c’è da sciogliere il nodo allenatore. L’idea primordiale rimane convincere Silvio Baldini, ma l’allenatore toscano ha più volte declinato l’invito non convinto del progetto tecnico. Nemmeno Castagnini, nonostante gli anni belli di Palermo, starebbe riuscendo a far cambiare idea all’ex allenatore del Brescia (Serie B 1998/99).
Casting aperto. Nelle gerarchie di preferenza sotto a Silvio Baldini c’è Aimo Diana. Reduce dalla promozione in Serie B con la Reggiana, il tecnico di Poncarale sarebbe la figura giusta giusto nel posto giusto. Bresciano di nascita e di fede calcistica, cresciuto nel settore giovanile e tecnico apprezzato dalla piazza. E, cosa non da poco, con alle spalle uno staff tecnico composto da altri bresciani come Alessio Baresi e Gianpaolo Saurini. Tra i candidati un altro ex come Ivan Javorcic, ma anche Christian Bucchi, che Cellino ha già avuto in rosa a Cagliari come attaccante, e l’esperto Attilio Tesser, che vanta 4 promozioni in B in carriera ma che non ha un grande ricordo dell’attuale numero uno biancazzurro essendo stato esonerato a Cagliari dopo una sola giornata di campionato nel 2005.
Sulla rosa da allestire Cellino non ha dubbi: nessun smantellamento ma investimenti derivanti dalla cessione di due giocatori. In uscita Andrea Cistana e Florian Ayé. Il primo è seguito dal Palermo e da alcuni club di Serie A, il secondo dai rosanerodi Corini e dal Venezia. Dalla loro cessione, più altra liquidità messa in campo da Cellino, si allestirà una rosa competitiva. L’ago della bilancia sarà la permanenza di capitan Dimitri Bisoli al quale verrà chiesto uno sforzo per ripartire dalla C. La sua presenza è considerata imprescindibile come monito per dimostrare la voglia di ritornare subito grandi. Sarà davvero così?