Cellino senza freni: «Negli altri club decidono quelli che non mettono soldi»
Il patron del Brescia Massimo Cellino ha parlato ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” senza freni in merito ai presidenti degli altri club italiani.
«Sento gente che vuole rinviare le partite… Lo sa chi lo dice? Gli “impiegati”, non quelli che mettono i soldi. Io faccio calcio per professione, metto i soldi, invece in altri club decidono i funzionari, non i proprietari: come al Monza. Situazione covid in serie B? Sono bastati 2-3 casi di Covid per far fermare qualche squadra, altri giocano con tanti positivi, è assurdo. A inizio stagione avevo tre giocatori no vax, ho detto: o vi vaccinate, o non venite in ritiro. Adesso tutti hanno fatto la terza dose, perché noi rispettiamo le regole. Bisogna avere le palle per far vaccinare la gente. L’unica speranza per non fallire è andare in A. E in tanti lo sperano, perché hanno visto vincere Venezia e Salernitana. Quindi tutti si indebitano, abbiamo perso 50 milioni di incassi. Draghi deve capire che le società sono imprese. Invece siamo sull’orlo del fallimento, speriamo in un miracolo e nascondiamo i problemi. Ci sono migliaia di dipendenti, impegni sociali da rispettare. Il Presidente del Consiglio deve capire che soffriamo».