L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sullo scontro verbale a distanza tra Cellino e Radrizzani.
Un’altra battaglia per Massimo Cellino. Dopo quella per la riammissione in B, il presidente del Brescia attacca Andrea Radrizzani, proprietario della Sampdoria (con Matteo Manfredi) al quale nel 2017 aveva ceduto il Leeds. In ballo c’è un vecchio prestito da restituire in rate annuali. Quella del 2023 non sarebbe stata onorata in tempo, portando così Cellino e i suoi legali a valutare un’azione clamorosa: il pignoramento delle quote della Samp.
I fatti Cellino sostiene: «Radrizzani ha comprato la Samp mettendo a garanzia lo stadio del Leeds, che però aveva preso grazie a un mio prestito di 9,6 milioni di sterline, che mi deve restituire in rate annuali. Un finanziamento che scade nel 2026 per oltre un milione di euro all’anno da versare alla mia società che detiene le quote del Brescia. Anche in passato non c’è stata puntualità, ora la rata del 2023 è scaduta il 31 agosto. Mi sono fatto sentire e non ricevo risposte. Quel denaro serve al mio Brescia». Da qui la prima riflessione: «Come può Radrizzani comprare un club prestigioso come la Samp da risanare se non riesce neanche a pagare i suoi vecchi debiti relativi al Leeds? Una cosa imbarazzante». Che lo porta ad un’altra considerazione: «La lezione della Reggina non è servita? Bisogna stare attenti a chi rileva le società e controllare se ha i mezzi per mantenerle». Quindi l’affondo: «Devo tutelare me e il Brescia e per questo i miei legali stanno valutando se è possibile rivalerci sulle azioni della Sampdoria, sempre che siano a suo nome».
Guai Ora si attende la replica di Radrizzani, che con Manfredi è impegnato nella definizione del piano di ristrutturazione concordato con i creditori per salvare il club. Ma Radrizzani deve anche porre rimedio alla squadra, che dopo un mercato a zero ha anche perso giocatori per infortunio. Da qui la decisione di ingaggiare il centrocampista svizzero Pajtim Kasami, 31 anni, già in Italia a Palermo nel 2010-11 e promosso da Pirlo dopo 4 giorni a Bogliasco.