L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sugli introiti per il film di Indiana Jones a Cefalù.
Indiana Jones cambia il look di bar e negozi e porta un fiume di soldi a Cefalù. Tre milioni di euro l’introito stimato, al ribasso, per la sola cittadina siciliana dove il kolossal girerà da giovedì all’ 11 ottobre. Si parla di circa 20 milioni di euro lasciati dalla produzione hollywoodiana in Sicilia, da Siracusa a Marsala, a Segesta.
«Hanno prenotato 400 camere per una settimana — dice Francesco Randone di Federalberghi Cefalù — si tratta di 400 mila euro totali tra hotel Costa Verde, Sabbie d’oro e altre quattro strutture sul lungomare. In più ci sono le ville affittate per le star (tra i 20 e i 25 mila euro l’una), i ristoranti in cui andranno a mangiare cast e troupe e che prepareranno il catering per il set, le auto d’epoca affittate e la paga per le comparse locali. L’ultimo ” 007″ a Matera ha lasciato 20 milioni di euro nel territorio. Tanto è previsto nell’Isola. Oltre a una grandissima opportunità di marketing della Sicilia nel mondo».
Il Duomo di Cefalù appare come un gigante silenzioso. Qualche fotografo straniero ha provato a contattare il parroco per posizionarsi sul campanile il giorno delle riprese. Niente da fare. Molti proprietari di case che si affacciano sui luoghi scelti come set hanno invece già affittato i propri balconi ai fotoreporter che arriveranno da ogni parte del mondo. Uno svizzero ne ha appena preso uno in corso Vittorio Emanuele, coinvolta per intero. In via Bordonaro, però, serpeggiano malumori tra chi è rimasto escluso dal business. Lamenta Marta Carollo, titolare del “Kefa shop”: «Undici negozi di via Bordonaro sono lasciati fuori da questo affare, ci hanno detto che non avremo problemi e potremo restare aperti. Ma così non è perché ci saranno le transenne: e quindi la gente come arriverà da noi, con l’elicottero di Indiana Jones? ».
Il volto della città è cambiato. I turisti incuriositi scattano foto e si chiedono cosa stia succedendo. Persino il posteggio privato nella strada che costeggia il lungomare è stato chiuso. Niente auto. C’è invece un capannone bianco. Il campo base di Indiana Jones numero cinque.