L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma in merito alla sfida che ci sarà ai playoff, quella contro la Triestina.
Com’è bello far i play-off da Trieste in giù? Per Baldini, lo è parecchio. Ci sperava, anche se forse non lo ammetterà, perché questo 2022 è pieno di segni del destino per il tecnico del Palermo. Al «Rocco» iniziò la parabola discendente del 2004, sotto una fredda bora e sotto i colpi di un allora sconosciuto Moscardelli (autore del gol che aprì la crisi di quei rosanero). Ora ha l’occasione per chiudere l’ennesimo cerchio di questa seconda avventura nel capoluogo siciliano. Il sorteggio ha accoppiato il Palermo alla Triestina, per il primo turno della fase nazionale, in una sfida che evoca dolci ricordi all’intero popolo di fede palermitana.
Le due squadre non si affrontano dal 29 maggio 2004, la data entrata nella storia del club per il ritorno in Serie A dopo 31 anni di attesa. Giusto qualche mese prima, Baldini aveva salutato Palermo da terzo in classifica, in aperto contrasto con Zamparini. Questione di vacanze natalizie, ma anche di risultati, perché dopo la pausa invernale iniziarono a fioccare le sconfitte. Proprio a partire dalla trasferta di Trieste. Per questo, il match in terra giuliana (in programma domenica alle 17.30) ha un sapore diverso. Se per tutta Palermo sarà come rivedere un vecchio «amico» di gioventù, quell’avversario il cui nome sarà legato in eterno alla notte magica di 18 anni fa, per Baldini sarà una sfida con cui esorcizzare il passato e ribadire quanto già dichiarato più volte: se è tornato in Sicilia, è per un segno del destino.
Quel destino che il 6 gennaio 2004, in un campo gelato e con pochissimi tifosi palermitani al seguito (due nomi su tutti: l’attuale presidente Mirri e la moglie Chiara), decise di voltargli le spalle. A Trieste, il primo Palermo di Baldini subì la seconda sconfitta stagionale, seguita ben presto da una terza (a Bari) e da una quarta, in casa con la Salernitana, che gli costò l’esonero. Adesso, a Trieste, il secondo Palermo di Baldini vuole iniziare la marcia della redenzione, quella che può spalancargli le porte della promozione in Serie B. Non sarà semplice e sarebbe errato pensare il contrario. Perché se da un lato è vero che nessuna delle cinque possibili avversarie (Juventus U23, Foggia, Monopoli e Pescara oltre agli alabardati) sembrasse irresistibile prima del sorteggio, dall’altro lato non vanno dimenticati né il blasone, né i singoli di cui può disporre la Triestina.
Gente di categoria e non solo, gente che quest’anno ha reso al di sotto delle aspettative e che nei play-off vede l’opportunità per rifarsi di un’annata piena di alti e bassi. Un avversario alla portata del Palermo, specie del Palermo che nelle ultime giornate ha schiantato Monopoli, Taranto, Picerno e Bari, ma non una vittima sacrificale. Poi, il vantaggio di essere testa di serie comporta anche l’agevolazione di un passaggio del turno anche in caso di parità nel doppio confronto, quindi è inevitabile che il pronostico penda a favore della squadra di Baldini.