L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara tra Palermo e Cosenza.
Quattro giorni per la verità? Forse l’affermazione può sembrare audace ma è innegabile che dopo questo doppio confronto ravvicinato – stasera contro il Cosenza al Barbera e martedì a Venezia — potremo capire dove va davvero il Palermo. Potremo capire, anzitutto, partendo dalla partita di stasera, se i rosa sono in grado di gestire al meglio le proprie risorse tecniche ma soprattutto mentali contro un avversario sulla carta abbordabile. Ricordando che lo scorso anno il piccolo e grintoso Cosenza prese quattro dei sei punti in palio al Palermo. E in Laguna, martedì sera, vedremo se la qualità della squadra di Corini reggerà all’impatto col Venezia, che per la solidità dell’organico è ritenuto tra le principali favorite per la promozione. Due gare diverse per «pesare» il valore di questi dieci punti, che potenzialmente, considerato che i rosa hanno giocato una gara in meno del Parma che guida la classifica, valgono il primo posto. Quattro giorni per dare un segnale forte al campionato.
Il Palermo cerca stasera la sua quarta vittoria consecutiva contro un Cosenza che ha cambiato molto rispetto alla squadra che nella passata stagione (per il secondo anno di fila) s’è salvata ai play-out. In panchina è arrivato Caserta che gioca con un 4-3-3, che spesso diventa un 4-2-3-1 che punta sulla rapidità di attaccanti come Tutino, Marras, Canotto, Florenzi (appena rientrato da un grave infortunio) e Forte. Una quadra di «gazzelle» con buona tecnica e molto forte sulle corsie esterne. Finora il Cosenza ha vinto una sola gara, all’esordio contro l’Ascoli (3-0) ma il punto preso sul campo del Venezia e il recente pari contro in Sudtirol sono risultati importanti. Sarebbe un errore approcciare la partita nel modo sbagliato. Al Palermo il compito di attaccare senza scoprirsi, cercando di migliorare la fase offensiva. Che finora ha vissuto principalmente di iniziative individuali. In attesa che Brunori si sblocchi. Tutte cose facili a dirsi, molto meno a farle, tanto più col caldo e l’umidità di questi giorni.