Intervistato da “Tuttosport”, l’ex ds del Palermo, Luca Cattani ha raccontato un aneddoto legato all’arrivo in Sicilia di Paulo Dybala, oggi alla Juevntus. Ecco la parole dell’ex ds rosanero: «Nel 2011 durante una cena con i dirigenti del Belgrano per parlare di Vazquez, al tavolo vi era anche il presidente dell’Instituto che ad un certo punto, con orgoglio, dice: io in squadra ho un giocatore ancora più bravo di Vazquez. Incuriosito, sono poi andato a vedere Dybala in azione e ne sono rimasto colpito. Quando vidi Dybala per la prima volta non fece una grande prestazione. Ma dimostrava ugualmente doti incredibili è personalità enorme. Tanto che decisi di continuare a seguirlo e poi impiegai pochissimo a convincere Zamparini ad investire per il ragazzo. Pensateci: un ragazzo di 16-17 anni, peraltro minuto di corporatura, che prendeva per mano una squadra di serie B facendo più o meno le stesse giocate che gli vediamo fare ora. E badate bene, in Argentina si gioca un calcio ruvido. Non vanno certo per il sottile. Anche questo aspetto, ne sono sicuro, ha aiutato Dybala a diventare il giocatore che è adesso. In cosa può migliorare? Se proprio devo dire una cosa, dico che deve imparare a fare i gol brutti. Con l’esperienza Dybala crescerà anche in questo aspetto».