Il tecnico del Catanzaro Vincenzo Vivarini ha parlato in conferenza stampa ha parlato così in merito alla gara contro l’Ascoli:
«Stiamo vivendo un ottimo momento ed è proprio questo il problema. Di solito quando va tutto bene si tende ad abbassare le attenzioni. Per questo motivo, in settimana abbiamo lavorato molto su questo aspetto per cercare di capire il tipo di clima che troveremo ad Ascoli e non dimenticare le difficoltà che si possono riscontrare in questo campionato. Bisogna sempre lottare perché quando si esalta troppo si finisce per prendere gli schiaffi. Non mi piace fare voli pindarici e dobbiamo quindi restare con i piedi per terra. Ben venga gli elogi, ma noi dobbiamo restare concentrati sul campo. Affronteremo una squadra esperta di questa categoria. Ascoli? Ritorno con grande piacere in quello stadio, Ascoli mi è rimasta nel cuore perché a me piacciono le piazze calde. Da quelle parti si vive di calcio e c’è una passione sfegatata per la squadra della città proprio come succede a Catanzaro. Queste due piazze hanno diverse similitudini. Fabrizio Castori? Mitico è l’aggettivo giusto per Castori. L’ho sempre stimato perchè si è fatto da solo e tutto ciò che ha ottenuto se lo è conquistato con il lavoro e la dedizione. Sono sicuro che troverà la strada giusta per risollevare le sorti dell’Ascoli».
Una partita, quella nelle Marche, da prendere con le pinze: «Penso che l’Ascoli ci verrà a prendere forte. Saranno cattivi, determinati e cercheranno di fare una gara intensa e fisica – sottolinea Vivarini – Giocheranno molto sugli episodi e sulle palle sporche. Sarà una battaglia e dovremo farci trovare pronti. Conoscono i nostri punti deboli e proveranno a mettere la partita dalla loro parte. Vedremo se riusciremo a reggere l’urto, dovremo affrontare questa gara con il piglio giusto. Mercato di gennaio? A gennaio è difficile trovare giocatori capaci di fare la differenza. Noi abbiamo una buona squadra e non è facile trovare qualcuno che possa fare meglio di quelli che abbiamo già. Credo che il direttore sia attento a tutto, il mercato di B non è quello di C e non è facile fare colpi di spessore. Parlarne ora però è prematuro».