Catanzaro, Vivarini dopo il vertice con Noto: «Le nostre idee non coincidono»

La partenza di Vincenzo Vivarini da allenatore del Catanzaro sembra essere stata motivata da divergenze sui progetti futuri piuttosto che da questioni economiche. Nonostante il contratto che lo legava al club fino al 2025, la riunione con il presidente Noto non ha portato a un accordo reciproco, portando così a una separazione. Vivarini, chiaramente affezionato alla squadra e alla città, ha lasciato intendere che il suo addio è legato a differenze nelle visioni di lavoro e non a motivi finanziari.

Il suo legame emotivo con il club, i tifosi e la proprietà emerge chiaramente nelle sue parole. Dopo aver guidato il Catanzaro a una stagione straordinaria in Serie B, Vivarini ha voluto sottolineare l’affetto e il rispetto che prova per l’ambiente di Catanzaro, indicando un distacco amichevole ma doloroso. Questo dimostra come, anche nel calcio moderno, dove spesso prevalgono gli aspetti economici, esistano ancora legami profondi e genuini tra allenatori e le realtà in cui lavorano. La sua dichiarazione finale è un tributo alla città e ai suoi tifosi, e mostra un rispetto duraturo per la proprietà Noto, segno di una relazione professionale che, nonostante la separazione, resta positiva nel ricordo.