Il direttore sportivo del Catanzaro, Giuseppe Magalini è intervenuto a margine di “Dopo il 90°”, format dedicato al calcio calabrese su Teleuropa Network parlando in merito ai playoff.
Ecco le sue parole:
«Siamo molto contenti di quello che abbiamo fatto fino ad adesso. Oggi ci ritroviamo per ripartire perché sabato abbiamo una partita di un minitorneo che comincerà venerdì e ci auguriamo che finire il più tardi possibile. Le gare dei play-off sono diverse da quelle di campionato e sono tutte finali. Sono curioso di capire quanto siamo maturi e quanta esperienza potranno darci in futuro e nell’immediato. Sarebbe una bugia dire che siamo partiti con l’obiettivo di andare ai play-off. All’inizio c’era la volontà di conoscere la categoria perchè eravamo una neopromossa anche se alcuni di noi, dal mister a me, avevamo già fatto la B. Siamo orgogliosi di essere stati in zona play-off sin dalla prima giornata. Le squadre che faranno i play-off, tolto il Catanzaro, sono tutte di livello assoluto e noi siamo quasi gli intrusi».
«Siamo contenti di giocare il turno preliminare in casa e con due risultati su tre a disposizione, ma non sarà comunque facile. Affronteremo, tra le sei squadre della griglia play-off, quella con più partecipazioni. Il Brescia ha esperienza da vendere e sono stati tanti anni anche in Serie A, dobbiamo quindi prepararci bene perchè sarà una gara delicata. Siamo all’esordio in questi play-off e quindi dobbiamo stare attenti. Non abbiamo mai pensato alla promozione diretta. Io speravo di restare sempre nella griglia play-off e guardavo la nona, capire poi che potevamo arrivare al quinto o al sesto posto è stato motivo di grande orgoglio ed è diventato il nostro obiettivo. Secondo il mio punto di vista abbiamo fatto il massimo».
«Futuro? Ci siamo dati appuntamento con il presidente dopo i play-off. Non ne abbiamo ancora parlato, ma mi auguro che tutto possa andare per il verso giusto. Dispiace per le tre assenze pesanti di Ghion, D’Andrea e Ambrosino, Tutte le squadre hanno defezioni, ma noi potremmo pagarne più dazio rispetto alle altre. Il problema più grande è che se tu passi il turno devi giocare ogni tre giorni e quindi diventa sempre più difficile. Squadra in fase calante nella coda del campionato? È vero che abbiamo perso le ultime due gare, ma erano ininfluenti per la nostra classifica. L’ultima vittoria casalinga è stata quella contro il Venezia e ci ha dato una forza ulteriore importante. Affrontare le ultime due gare con meno furore agonistico ci può stare a questo punto. Diversi giocatori piacciono in Serie A. Anche Antonini, che è arrivato solo a gennaio, interessa ad alcuni club di A. Una brava società e un bravo direttore, però, devono cercare di sopperire a eventuali cessioni importanti. Il prossimo anno sarà difficile confermarsi al quinto posto, non dico che soffriremo per salvarci ma potremmo avere difficoltà mai riscontrate quest’anno. Ci aspetta quindi un lavoro ancora più intenso la prossima stagione».