L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” riporta un’intervista A Iemmello del Catanzaro.
Un passo alla volta, senza pressioni e nemmeno limiti. «Per dare un voto al nostro campionato è presto, ma il giudizio è sicuramente positivo, finora siamo andati oltre le aspettative». Pietro Iemmello è l’anima del Catanzaro d’alta classifica: «Nello scorso torneo il Frosinone aveva 20-21 punti dopo 11 partite. Al ritorno usciranno fuori tutte le squadre che hanno valori, ma noi abbiamo ampi margini, il segreto è continuare a lavorare così e pensare al presente». Ha parlato da capitano, Iemmello: «A parte la fascia al braccio, emozioni, adrenalina e orgoglio sono gli stessi di 2 anni fa. Con la mia esperienza voglio contribuire alla crescita dei tanti ragazzi forti che abbiamo in rosa, è gente che può arrivare in A».
Entusiasmo Il 31enne si è ritagliato un ruolo diverso rispetto al passato, meno bomber (2 gol, sempre in trasferta), più rifinitore (2 assist) e regista avanzato: «Con Vivarini sto vivendo una seconda giovinezza, per me è importante quanto lo è stato De Zerbi. È vero, non ho ancora segnato al Ceravolo, ma non mi pesa, anzi firmerei per una salvezza tranquilla e veloce, o un altro obiettivo, senza reti in casa». Arriveranno, magari già sabato con il Modena (ore 14): «Avversario che punta in alto, è pratico e vorrà fare la partita, ma noi vogliamo dimenticare la sconfitta di Como». Dopo l’infortunio in ritiro e qualche acciacco a inizio torneo, Iemmello è in forma: «La mia prova migliore? A Marassi per ciò che ho dato nelle 2 fasi, infatti nello spogliatoio mi prendevano in giro sostenendo che non avessi mai corso così». Ed è motivato perché sta realizzando quello che sognava quando ha giocato per la prima volta con la squadra del cuore: «Ora in strada indossano tutti la maglia del Catanzaro, è una cosa che fa piacere e dobbiamo alimentare sempre di più».