Intervistato da “La Gazzetta del Sud” Diego Foresti, direttore generale del Catanzaro, è tornato a parlare del delicato tema relativo al necessario restyling del “Ceravolo” in vista del prossimo campionato di Serie B.
Ecco le sue parole:
«I tecnici delle TV e del VAR e la Lega B ci hanno detto che lo stadio non è idoneo alla categoria, ma questo lo sapevamo. E’ una corsa contro il tempo, le chiacchiere stanno a zero. Sono stato con il presidente Noto in tutte le riunioni del Comune, ho trovato gente disponibilissima, ma non basta. Il Ceravolo necessita di tante cose, sarebbe veramente uno smacco, una delusione grandissima per il popolo giallorosso non vedere giocare la propria squadra nel suo stadio 17 anni dopo l’ultima Serie B” – secondo il quotidiano, in caso di necessario spostamento presso un campo neutro, una delle possibili ipotesi sarebbe quella che porterebbe i calabresi a giocare ancora all’Arechi di Salerno, proprio dove la promozione è divenuta realtà appena qualche settimana fa dopo la vittoria sulla Gelbison. Squadra e società rimarranno nella storia, vorremmo ci riuscissero in modo praticamente imbattibile, riscrivendo tutti i record della categoria. Abbiamo costruito una squadra talmente forte che è già competitiva per il piano superiore, anche se arriveranno giocatori di categoria. Entro fine giugno dobbiamo iscriverci al campionato indicando per forza un altro stadio, che non sia quello di Catanzaro, per farci accettare senza riserve. Al Ceravolo non sarà mai possibile eseguire tutti i lavori (campo, illuminazione, altre opere di piccola edilizia ecc.) entro quella data. Volere è potere, se il Comune attua ciò che ha detto finora ci si può riuscire, magari giocando la prima in trasferta e la seconda in casa. Ci fosse bisogno di giocarne una sola in campo neutro non sarà un problema, i tifosi capirebbero. Adeguare lo stadio è fondamentale per l’economia e l’immagine della città: dopo 17 anni tutta Europa ha parlato di noi, quindi gradiremmo evitare figuracce e giocare a Catanzaro. Nella zona dello stadio ci sono pochissime vie di fuga e una viabilità scarsa. Quando la squadra va bene superiamo i 10 mila spettatori, la B gioca spesso di sabato e le difficoltà saranno tante. Stadio nuovo? Io, come la proprietà che ci tiene molto, sono favorevole a costruire lo stadio in un’altra zona, tipo Germaneto, e farlo come si deve, con strade adeguate, parcheggi tutto coperto, tipo lo “Stirpe” di Frosinone. Nel 2023 non posso vedere la gente con l’ombrello attaccata al muro dei Distinti per ripararsi dalla pioggia. Con questi primi 3 milioni di euro il Ceravolo va sistemato e usato dalla prima squadra 2-3 anni in attesa della nuova struttura, ma è chiaro che non debba comunque essere abbandonato: fra settore giovanile e un centro sportivo per tutta la città, avrà sempre la sua importanza e verrebbe usato molto più dei 90′ ogni 15 giorni di oggi».