Catania, Tacopina: «Chi mi attacca nasconde propri fallimenti. Alla Spal messo tanti soldi»

Joe Tacopina risponde alle parole rilasciate al quotidiano “La Sicilia”, dall’avvocato Giovanni Ferraù, ex presidente della SIGI.

Ecco le sue parole rilasciare a “Itasportpress.it”:

«Se, e ripeto se, sono state dette quelle cose, chi mi continua ad attaccare pubblicamente, è chiaramente un idiota che evidentemente sfugge alle proprie mancanze. Come si dice in America, “la prova è nel budino” …..nel senso che eravamo pronti a chiudere due volte per l’acquisto del Calcio Catania, ma loro non lo erano. Secondo il contratto di acquisto, la SIGI ha promesso di ridurre l’enorme debito ma non ci sono riusciti di un solo euro. Ecco perché nessuna persona si è fatta avanti per investire e acquistare il club etneo dopo che sono stato costretto ad andare via. Abbiamo messo 800.000 dollari nelle casse del Catania perché la Sigi mi ha pregato assicurandomi che sarebbero stati in grado di chiudere l’operazione e ridurre i debiti. Non hanno fatto nulla di tutto ciò. In pratica è finita che io ho messo più soldi nel Calcio Catania di tutti quanti i soci della SIGI, specialmente quelli che parlavano come se fossero “grandi proprietari” escluso Nicolosi. Il fatto che qualcuno di loro continui a parlare e a trovare scuse per i propri fallimenti mostra il vero carattere di quella persona (Ferrau’ ndr). Sempre se l’ha detto perché nei giorni scorsi Ferraù mi ha assicurato che non ha mai affermato nulla del genere nei miei confronti in riferimento all’articolo di qualche giorno fa. Comunque adesso ho davvero finito di sprecare il mio tempo e le mie energie per discutere dei fallimenti degli altri. I miei investitori ed io abbiamo prontamente raccolto e acquistato il 100% di uno dei più grandi club della storia del calcio italiano che come tutti sanno è la SPAL. E lo abbiamo fatto investendo un’enorme quantità di denaro quest’anno, ma non ho bisogno di giustificarmi con chi dice sciocchezze senza sapere nulla. Spero solo che tutto vada alla grande in futuro per il Catania e per quelle persone fantastiche che ho incontrato nel mio breve periodo nel capoluogo etneo».