Catania, socio SIGI: «Diecimila tifosi solo per il derby, città assente»
Intervistato dal “Catanista” Nuccio La Ferlita socio della SIGI si è espresso in merito ai tifosi del Catania.
Ecco le sue parole:
«Quando leggo che non ci sono nuovi investitori interessati al club, la sensazione che si avverte -spiega La Ferlita – è che le colpe di questo siano solo della SIGI. Molti imprenditori della SIGI sono tifosi del Catania che hanno fatto e continuano a fare sacrifici investendo soldi a fondo perduto. Manca la partecipazione della città totalmente assente in questo momento. Noi abbiamo salvato la matricola e l’obiettivo quando abbiamo preso il Catania dal Tribunale, era quello di traghettare il club a nuovo investitore. Con le nostre incompetenze e anche con le nostre competenze siamo ancora qui e se il Catania ha potuto fare due campionati dignitosissimi e vinto il derby è merito nostro. Arriverà qualcuno più bravo di noi ma continuo a chiedermi dov’è la città? Mi aspettavo di più e non mi sta bene che si presentano 10 mila persone solo per il derby col Palermo. SIGI andava sostenuta dalla città intera e nessuno ha capito che in SIGI ci sono soci c’è mettono soldi a fondo perduto. Abbiamo preso una società che aveva più debiti del previsto e poi abbiamo preso pugni in faccia ogni giorno. Non abbiamo mai promesso di portare il club in Serie A ma anche i tifosi ci criticano e sono ingenerosi. Tacopina? Non faccio parte del Cda della SIGI ma io difendo tutti i componenti perchè ci hanno messo soldi e li hanno persi. Non è vero che volevamo specularci prendendo il club all’asta. Tacopina? Mai avuto da lui l’evidenza fondi e comunque non avevamo chiuso l’accordo, avevamo solo un preliminare e c’era scritto che Tacopina avrebbe dovuto dare l’evidenza fondi, cosa che non ha mai fornito. La riduzione del debito si materializza con le controparti e l’avvocato Augello aveva ottenuto degli accordi”. La Ferlita ha spiegato il rinvio dell’Assemblea dei soci SIGI e la mancata ricapitalizzazione per salvare il club dal fallimento. “La SIGI ha rinviato l’Assemblea di ieri perchè ci sono trattative in corso che noi soci non conosciamo. Noi non siamo gli Agnelli ma solo dei tifosi. La città sostenga questi pazzi. Se avessimo avuto 10 mila spettatori a partita avremmo incassato i soldi per pagare i debiti. Invece trascuriamo le nostre aziende per sostenere il Calcio Catania e c’è gente come Nicolosi, Ferrau’, Salice e tanti altri che cercano di trovare tutti i giorni nuove opportunità per salvare il club».
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