Il maggior azionista della società Sigi, Gaetano Nicolosi, ha parlato ai microfoni di “Antenna Uno Notizie” della trattativa tra il Catania e Joe Tacopina: «Noi pensavamo di comprare una società con 50milioni di debiti e in realtà ne abbiamo trovati ben 65. Per cause non dipese da noi è passato veramente tanto tempo senza avere ad oggi nessuna risposta certa e definitiva da parte del comune di Mascalucia e dell’Ufficio delle Entrate, questo ritardo mette in seria difficoltà la possibilità di poter iscrivere la squadra al nuovo campionato ed ha messo paura anche ad un veterano come Joe Tacopina, e per lui nutro molta stima.
Anche se il primo contratto è stato annullato, come da lui stesso dichiarato, sono fiducioso nel ricevere una nuova proposta. La situazione finanziaria della SIGI non sarebbe male se ognuno di noi contribuisse ad effettuare gli aumenti di capitale necessari e non stando nella speranza dei soliti due, perché non si può pensare di acquistare e gestire una società calcistica come il Calcio Catania con qualche decina di migliaia di euro, con in più la totale assenza di incassi dagli introiti del botteghino e da Torre del Grifo, causa pandemia».