L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Catania e sulla spinta dei tifosi per l’azionariato popolare.
Cento nomi: avvocati di fama, magistrati, attori, manager dello sport, giornalisti. Tutti convinti di sostenere il progetto del Catania che verrà. Adesso l’associazione “Catania Rossazzurra” è regolarmente costituita. Un movimento che vuole vigilare e custodire, spingere e incrementare. Nel silenzio imposto dal Comune per la manifestazione d’interesse che scadrà tra poco più di due settimane, l’iniziativa portata avanti dall’avvocato Enzo Ingrassia diventa una sorta di incoraggiamento.
Valorizzare la città «Nel momento in cui la città è stata privata del club calcistico – si legge tra l’altro in un documento diffuso ieri – l’Associazione si propone anche a scopo di contribuire per la continuazione dello spirito e della tradizione del Catania ‘46 L’iniziativa nasce dalla voglia di sostenere un progetto serio per il rilancio del calcio a Catania. La speranza è che possa ottenere l’attribuzione del titolo sportivo una compagine sociale dalle capacità economiche, imprenditoriali e gestionali tali da poter dare concrete risposte alle legittime aspettative dei tifosi». L’associazione vuole coinvolgere i tifosi anche nella partecipazione minoritaria del capitale sociale del Nuovo Catania anche con quote minime.
Azionariato popolare «La soluzione dell’azionariato – l’avv. Ingrassia lo specifica – è legge in diversi paesi europei, è proposta di legge in Italia, è incentivato dalla stessa Federcalcio ed è applicato in tante società: da Roma a Mantova fino alle vicinissime Acireale ed Enna». Si aspetta ovviamente il 18 e il possibile nuovo (e accreditato) padrone che possa ricreare tra i tifosi un entusiasmo che sembra ormai smarrito. Senza una presenza forte sarà impossibile andare avanti, ma anche in questo senso, la spinta di Catania rossazzurra potrebbe rappresentare uno stimolo per tenere viva l’attenzione su tutto quello che potrebbe (e dovrebbe) accadere entro le prossime due settimane.
Un Catania sulla sabbia Intanto c’è un Catania che oggi scenderà in campo, con le casacche rossazzurre identiche a quelle del calcio a 11, in una partita di enorme valenza: è il Catania beach soccer del patron Giuseppe Bosco impegnato a Pescara, contro il club locale, nella finale di Supercoppa Italiana. I siciliani hanno vinto la Coppa Italia, i pescaresi lo scudetto. E sarà il prologo di una stagione agonistica che si preannuncia come sempre interessante. Il patron Bosco ha lanciato l’appello ai tifosi del Catania: «Seguiteci, in questa fase di rinascita del calcio tradizionale, noi giochiamo per tenere alto il nome sportivo della città e lo faremo con orgoglio, indossando le maglie a noi tanto care».