L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Catania che vince all’esordio casalingo contro il San Luca.
È Serie D ma sembra Serie A. Numeri da top club e il Massimino ha ritrovato la sua squadra dopo mesi di sofferenza. Sì, è la quarta serie: ma chi se ne accorge? Catania ha riabbracciato il Catania con una presenza d’altri tempi: 15mila spettatori, 10.300 dei quali abbonati. Una risposta eccezionale in una categoria dilettantistica. Catania è abituata agli eccessi. Anche ai paradossi. Bastava osservare i titoli di coda del confronto di ieri sera contro il San Luca, vinto per 2-1 (e primo posto in classifica confermato): i tifosi sono rimasti almeno quaranta minuti dopo il fischio a sventolare bandiere, con orgoglio, con il senso di appartenenza rinato di pari passo con una nuova società dopo una sparizione dolorosa.
Dal 16 marzo alla serata di gala di ieri: 196 giorni senza una partita di calcio ufficiale al Massimino, lo storico stadio di Catania ha dunque riaperto dopo aver accolto nel recente passato campioni di fama internazionale (il Papu Gomez, Maxi Lopez, il portiere dell’Argentina Mariano Andujar), ma anche illustri sconosciuti al grande calcio e giovani. Sei mesi di buio, in cui in una Catania tornata mèta ambita dai turisti di mezzo mondo, ma anche una città senza sindaco per le dimissioni del primo cittadino Salvo Pogliese inquisito per presunte spese pazze all’Ars, il grande assente era proprio il pallone.
La rinascita Anni di delusioni. Fino all’arrivo di Ross Pelligra, siculo-australiano che dopo aver investito in campo immobiliare e sportivo nella terra dei canguri (le ultime operazioni ammontano a 1,2 miliardi di euro), s’è innamorato di una realtà della sua terra promettendo investimenti sul territorio dopo aver donato il 5% degli abbonamenti a strutture che operano nel sociale: «Ogni partita deve essere una festa per la città, dobbiamo riportare una realtà bellissima, che ha tradizione, grandi numeri e un fascino incredibile, nel calcio nazionale. Un passo alla volta – ha ribadito anche ieri, di ritorno dall’Australia – dobbiamo gestire le difficoltà di una Serie D in cui tutti aspetteranno il Catania Ssd per firmare l’impresa più importante dell’annata».