La soddisfazione di mister Francesco Baldini per il vittorioso esordio sulla panchina del Catania contro l’Avellino. Queste alcune sue parole in conferenza stampa:
«Io mi sono regalato quest’avventura a Catania, qualche giorno fa è stato il mio compleanno ed i ragazzi mi hanno fatto questo regalo all’esordio. Il merito è semplicemente il loro, avendo messo in campo tutto quello che avevano. Un allenatore in due giorni non può fare miracoli. Questo è un gruppo sano, incredibile, che ha dato tutto ad una persona e componenti dello staff che non conoscevano. Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, non mi sono inventato niente. Per la categoria questa è una squadra tecnica che può giocare tranquillamente a pallone, ha in organico buonissimi giocatori. Questi sei giorni ci serviranno per recuperare le forze. I calciatori hanno dato il massimo, compreso chi è subentrato. Ho notato un entusiasmo incredibile anche da parte del vecchio staff. Ci sono le premesse per continuare ad andare avanti così. Mi rende soddisfatto che i ragazzi abbiano provato a fare quello di cui abbiamo parlato, si sono presi dei rischi. Meritano i complimenti, io non ho fatto niente.
Il 4-3-3 lo adotto perchè mi crea gli spazi dove io voglio andare a lavorare ma questa squadra può giocare in diversi modi. Non mi piace adattarmi agli altri, valuteremo partita per partita sul modulo.
Non ci sono gerarchie in questa squadra. Vale per i portieri e la rosa nel suo complesso. Mi piace coinvolgere tutti perchè è l’unico modo per poter vincere. Qui c’è gente molto esperta con numerosissime partite alle spalle. Io ho dato loro qualche input e hanno trovato le soluzioni perchè alleno calciatori navigati. Il rammarico grande è quello di non aver condiviso con i tifosi questo risultato. La gente sarà contenta. Ho detto ai ragazzi che ci meritiamo queste prestazioni, noi come anche la società e la tifoseria. Si può pure perdere ma quando si gioca come oggi nessuno potrà mai rimproverarti niente. Dedico la vittoria alla mia famiglia che mi ha supportato a casa, anche per il tempo che gli ho portato via non andando in giro con loro».