L’edizione odierna de “La Sicilia” riporta un’intervista a Ross Pelligra, patron del Catania, il quale si sofferma sulla promozione e gli obiettivi per la prossima stagione in C.
«Ho la fortuna di aver al fianco i migliori dirigenti perchè hanno competenza, testa e cuore, lavorano senza guardare l’orario. La festa promozione? Emozione che non riuscivo a spiegare a parole nell’immediato. Quando scendevo le scale dello stadio mi sembrava di volare, di essere al centro di un sogno. Adesso capisco cosa abbiamo fatto e i sogni sono diventati realtà grazie al duro lavoro che abbiamo impostato in estate. Grella ha messo a disposizione la sua esperienza, la sua disponibilità a tutte le ore del giorno. Così come Carra, Caniglia, Laneri, coloro che formano la squadra che non va in campo ma fa in modo che i ragazzi riescano a giocare rendendo al massimo. Vedere tanta gente felice mi ha fatto provare immensa gioia. Ci tengo. Vedere tante famiglie, tante donne, tanti nonni e ragazzini sostenere la squadra è favoloso. Futuro? C’è la poule scudetto che vogliamo vincere, tenteremo di farlo. Stiamo pensando a come impostare la stagione ventura, dal budget alle date di inizio della preparazione. Sarà un budget importante per tutte le nostre squadre, compresi i ragazzi del vivaio. Servono i campi e stiamo studiando posti e location in cui permettere ai nostri ragazzi catanesi di giocare. Un mio pallino da sempre. Usiamo le marce per accelerare, vogliamo vincere anche in C. Poi sarà il campo a dire se la nostra è stata una previsione giusta. Entrerà in società Bresciano? E ha trovato un grande entusiasmo, mi ha detto che un pubblico così numeroso e che incitava la squadra spesso non si trova nemmeno in A. Molti amici australiani vogliono visitare la Sicilia e Catania per toccare con mano l’entusiasmo riportato nel cuore della gente. Mi è dispiaciuto sapere che domenica scorsa in tanti sono rimasti fuori perchè non c’era più posto nell’impianto. Vogliamo ampliare lo stadio attuale, la storia di Catania non si deve trasferire dal Massimino ma l’idea è di creare più posti, 30 o 40mila. La cifra esatta la studieranno i tecnici del settore. Lavoreremo al fianco dei nuovi amministratori facendo attenzione a non intasare la circolazione nel quartiere»