Catania-Palermo, Cecconi: «Gara speciale. E segnare lì è incredibile»

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” analizza il derby tra Catania e Palermo in programma domenica attraverso le parole di Cecconi.

Di cambi di maglia, tra Palermo e Catania, se ne sono visti tanti. Di passaggi diretti da un club all’altro, un po’ meno. Nessuno, però, ha avuto l’impatto di quello che nel 1991 ha portato Luca Cecconi in viale del Fante, dopo un’annata positiva in maglia rossazzurra. Due stagioni alla «Favorita» gli sono valse due festeggiamenti, nel giro di poche settimane, per la vittoria in C1 e in Coppa Italia di C, con 14 reti messe a segno prima di lasciare la Sicilia per trasferirsi al Bologna, appena retrocesso in terza serie.

Passare dal Catania al Palermo non è una cosa che accade tutti i giorni, per lei quel passaggio cos ’ha significato? «Catania fu un po’ la mia ripartenza, dopo due anni non proprio positivi e con un infortunio al ginocchio. Ho un bel ricordo di quell’anno, anche perché mi riproposi ad un buon livello e fu per quello che mi guadagnai l’interesse del Palermo. E le soddisfazioni che mi sono tolto a Palermo sono state straordinarie, perché è vero che il primo anno retrocedemmo in Serie C, ma l’anno dopo vincemmo tutto e la ricordo come una stagione veramente bella, tra le migliori in carriera».

Campionato e Coppa Italia di C, insieme, a Palermo le avete vinte soltanto voi… «Per chi era retrocesso l’anno prima, il campionato e la voglia di tornare in Serie B era maggiore di ogni altra cosa. C’era la voglia di restituire ciò che avevamo perso nella stagione precedente. La Coppa arrivò a corredo di tutto, fu un successo stupendo dal duplice valore: non dimentichiamo che per il Palermo era un trofeo sfortunato, se contiamo le finali perse negli anni. Inoltre è stata la dimostrazione che la nostra era una squadra con i controc…perché ha consolidato la mentalità vincente su due competizioni».

Un successo, quello della Coppa, che parte proprio da un suo gol al Cibali»: come ci si sente ad essere un uomo-derby? «Beh, posso dire di essere uno dei calciatori più adatti a fare questo tipo di interviste (ride, ndr). Comunque sì, ricordo quella partita di Coppa che ci permise di passare il turno e proseguire la cavalcata».

Come vede, a pochi giorni dal derby, la situazione di Palermo e Catania? «Sono un po’ lontano per conoscere a fondo i particolari, ma leggo e sento di difficoltà economiche per il Catania e questo mi dispiace, perché una squadra di una città così importante non dovrebbe trovarsi in queste condizioni. Spero che riescano a risolvere quanto prima tutti i loro problemi e che possano risollevarsi, glielo auguro davvero. Il Palermo, da questo punto di vista, lo vedo messo meglio».