L’attaccante del Catania, Luca Moro è stato intervistato da “Itasportpress.it” parlando di svariati temi.
Ecco qualche estratto:
«Stagione? Non pensavo così straordinaria all’inizio, poi dopo aver segnato i primi gol ci ho preso gusto. Le soddisfazioni personali sono arrivate anche grazie al lavoro dei miei compagni. E non è una frase fatta. La testa fa molto, alle gambe ci pensano i preparatori. Non dobbiamo pensare alle vicende societarie, come abbiamo fatto in precedenza, ma solo a chiudere bene la stagione. Abbiamo un’opportunità importante e la vogliamo sfruttare».
«Playoff? Siamo vicini e ci crediamo. I derby con Palermo e Messina sicuramente, ma dobbiamo stare sul pezzo e rimanere concentrati al massimo anche quando sfideremo Latina e Taranto, avversari che non vanno sottovalutati. Significati Palermo-Catania? Qualcuno potrebbe pensare che essendo io veneto non me ne importi tanto, ma non è così. Avendo vissuto una stagione a Catania, ho capito e sentito quanto sia importante vincere il derby. I tifosi te lo fanno capire ogni giorno che il derby vale parecchio per loro. Cosa invidio a Brunori? Nel match di andata ho notato che è un giocatore che si muove bene anche se non segnò nessun gol al “Massimino”. E’ un grande attaccante esperto e si vede in campo.
«Critiche al Catania? Nel calcio le critiche ci stanno e sono condizionate spesso dal risultato. Noi abbiamo fatto una grande stagione finora. Forse abbiamo buttato via qualche punto di troppo però penso che nonostante tutto siamo in corsa per un obiettivo importante. La nostra forza è stata quella di estraniarci dalle vicende societarie e non ci siamo fatti condizionare dagli eventi esterni. Siamo rimasti compatti e a gennaio non abbiamo chiesto di andare via. Le certezze non ci sono mai mancate e non ci è sopraggiunta la paura».
«Serie A? In Serie A sogni di giocare con qualsiasi squadra pur di partecipare al massimo campionato. Ma per il momento sogno il debutto con la maglia neroverde facendo anche gol. Io in azzurro? E’ il sogno di tutti i calciatori e anche il mio partecipare a un Mondiale o all’Europeo. Al momento ci sono molti giocatori validi in Nazionale, però dipende da me in futuro. Intanto finisco bene la stagione a Catania e poi continuare a fare gol col Sassuolo. E’ chiaro che la telefonata del ct Mancini mi farebbe saltare di gioia e credo che potrei piangere di felicità. Ecco sarebbe la mia prima lacrima spesa per il calcio».