Catania, Monteagudo: «Playoff non impensabili per noi. In campo sempre per vincere, adesso altre due finali»

Juan Cruz Monteagudo, difensore del Catania è intervenuto a Corner su Telecolor, parlando così del momento del club etneo:

«Dovremmo vincere un pò più spesso in casa, se penso al match con la Paganese però abbiamo riportato un ko immeritato secondo me. Lontano dal ‘Massimino’ invece stiamo facendo bene, penso a trasferte come Torre del Greco e Castellammare di Stabia, adesso però la squadra sta dimostrando di fare progressi anche tra le mura amiche. I tifosi? Ci applaudono e sostengono in qualsiasi circostanza, sono unici. Normalmente quando si perde c’è rabbia, invece i tifosi sono sempre dalla nostra parte. Che si vinca o che si perda. Ed è bello essere lì a festeggiare sotto la curva. E’ la dimostrazione che stai lavorando bene e la gente apprezza il nostro impegno. Noi vogliamo sempre vincere, al di là dei problemi societari. Personalmente ho faticato un pò all’inizio. Nella scelta di giocare il pallone, quando buttarlo via, quando uscire palla al piede. Io provengo dall’Argentina, dove si gioca un calcio diverso, soprattutto nello sviluppo della fase difensiva e della tattica. La fiducia del mister e dei compagni mi ha aiutato a migliorare ma posso fare ancora di più, io come tutta la squadra. Sapevamo che la partita col Monterosi fosse l’equivalente di una finale per noi e che potesse essere l’ultima, noi dovevamo lasciare tutto sul campo. Servivano necessariamente punti, pur senza sapere cosa accadesse fuori. Era una partita troppo importante per noi. Come lo sarà quella di domenica prossima a Vibo Valentia. A quale difensore mi ispiro? Pensando ai tempi d’oro del Catania, dico Nicolas Spolli che ricordo bene. Il difensore che guardo sempre con grande ammirazione in assoluto è invece Sergio Ramos, tutta la vita lui”.

«Quando mi ha contattato il Catania proponendomi il trasferimento, nel giro di un paio di giorni ho accettato e sono arrivato. C’era la possibilità di giocare per un club di un altro girone di Serie C ma io volevo Catania. L’interesse del Cittadella a gennaio? C’era qualcosa ma ho comunicato alla società ed al procuratore che la mia volontà fosse quella di concludere la stagione a Catania. Sono felice qui, gioco e per me conta molto. Ho un contratto con questo club fino a giugno 2023, poi vediamo cosa succederà. Baldini? Ho imparato tanto da lui. Ogni giorno mi consiglia qualcosa, sa che posso migliorare tantissimo sul piano della concentrazione, del posizionamento e dello sviluppo della fase difensiva. Lo ringrazio sempre. E’ troppo importante che mister Baldini sia il mio allenatore. Adesso puntiamo a dare continuità al successo ottenuto sabato scorso, ci prepariamo a disputare altre due finali in chiave salvezza con Vibonese e Campobasso. Il Catania deve fare sempre punti, provando a vincere il più elevato numero possibile di gare e pareggiare quelle in cui non riusciamo a fare bottino pieno. Stiamo migliorando sotto il profilo del gioco, dobbiamo continuare su questa strada. Andremo a Vibo per vincere contro una squadra molto difficile da affrontare. Ricordo che fecero una bella partita all’andata. Servirà una prestazione superiore a quella offerta col Monterosi. Perchè nessuno compra il Catania? Davvero non lo capisco. C’è una città bellissima, hai tutto qui, Torre del Grifo è un centro sportivo da Serie A, con una squadra valida che può ancora migliorare l’attuale classifica”.

«Playoff impensabili? No, ma prima dobbiamo fare i punti necessari per la salvezza. Escludendo la penalizzazione saremmo già in zona Play Off. Una volta raggiunta la salvezza vedremo se ci sarà la possibilità di giocare gli spareggi promozione. Sappiamo come affrontare le squadre che occupano quelle posizioni di classifica. Speriamo di finire la stagione, lo meritiamo. Come si fa ad andare avanti senza avere con regolarità lo stipendio assicurato ogni mese? Quando ti alleni e scendi in campo, lo fai senza problemi perchè in quel momento non ci sono altri pensieri, giochi e lo devi fare con il cuore».