Intervistato da “TMW” Benedetto Mancini ha parlato così dopo l’interruzione dell’esercizio provvisorio e la conseguente estromissione del Catania dal campionato di Serie C:
«Non capisco la logica dell’azione del Tribunale, ho depositato gli assegni il 5 aprile, ed è stato fissato il rogito per l’11 del mese, con tanto di PEC del notaio alla curatela: chiaramente mi sarei presentato lunedì, anche perché sennò perdevo i soldi, 350mila euro già versati con anche 19170 euro di spese notarili, e al tal proposito voglio precisare che ieri, a differenza di quanto detto, non c’erano appuntamenti fissati. Questa è solo una voce, come quella delle fideiussioni bulgare, messe in giro solo per aumentare il caos. Dirò di più: avevo dato anche la disponibilità a sbloccare subito la somma per far proseguire l’esercizio provvisorio, avevo anche rassicurato la squadra, oltre poi ad aver dato certezze visto che i soldi sono dal notaio Grasso. Buttare alle ortiche una stagione non ha avuto senso, si è dato panico e angoscia a una città quando invece si poteva andare avanti. A ogni modo i miei avvocati sono in riunione, vedremo se fare ricorso in Corte d’Appello».